Bestia: "Le persone che parlano con me cambiano radicalmente, si ergono, però temo di plagiarle inconsciamente."

Jack: "No, tu le aiuti soltanto a trovare se stessi, a scoprire il fascino del demoniaco insito in tutti. Ora vado a letto, sono già le cinque. Qui quando arriva la bolletta non dormo più! Bula bu, Bula bu!"

Dopo vari saluti i due Bambini si addormentano, ognuno nella propria dimora. Ovviamente…

 

 


Inquisizione 1996

(foto rogo no copyright)

 

 

 

21/03/1998

Dialogo riportato dalla Bestia

Erano le 16.30 quando Jack arrivò in ufficio, l'aria assonnata e Metal Shock in mano.

Bestia: "Hanno pubblicato la mia lettera?"

Jack: "Non lo so"

Bestia: "Guardaci…"

Jack: "Si… Siiii! C'è! C'è anche la mia dopo la tua!"

Strappai molto gentilmente la rivista dalle mani di Jack

Bestia: "WoW! Siii! Adesso mi uccidono!"

Jack: "Perché?"

Bestia: "Senti qua cosa ho scritto: "Purtroppo malvagità e ingiustizia prosperano grazie alla Madre di tutti gli Orrori, è orrore battezzare un bambino incapace di intendere e volere, è orrore genuflettere l'umanità togliendo ad essa i valori e le passioni come Arte, Passione, Musica, Espressione, Individualità, Sesso, Gioia, è orrore trovarsi tutte le porte chiuse perché non sei cristiano… è orrore predicare con le tasche gonfie del denaro dei creduloni mentre milioni di bambini muoiono di fame e sono ridotti in schiavitù… Grazie Grande Madre per avermi dato tutto questo squallore, grazie per continuare ad alzare i calici ricolmi delle tue bestemmie contro l'uomo e la donna, grazie di tutto e stai tranquilla che noi satanisti non tocchiamo i tuoi orripilanti simboli, non si può profanare ciò che di per se è già una profanazione… vero? Lasciate in pace la gente, lasciatela libera di pensare, di provare piaceri ed emozioni…" Stavolta mi uccidono! Ma almeno ho gridato la mia!"

Erano le 21.00 quando sono stato ennesimamente fermato con Jack dalle forze dell'ordine, questa volta è accaduto all'uscita della pizzeria poco distante dall'ufficio… ci ha fermato un signore rigorosamente piazzato all'inizio del porticato dove il nostro ufficio ha ubicazione… l'uomo ci ha notato e si è diretto verso di noi con decisione mostrando sfuggente un tesserino… subito dopo arriva un autocivetta o presunta tale con un uomo a bordo… i nostri documenti vengono controllati, e subito dopo l'auto riparte perdendosi nel buio…

Bestia: "Quello non era un controllo…"

Jack: "Dici?"

Bestia: "Si… non vedi che uno era a piedi e aspettava proprio noi? Ci ha fermato con troppa decisione, come se fra se e se dicesse: "Eccoli arrivano" … sapevano quindi che eravamo a mangiare in pizzeria, sapevano che saremmo passati di li a piedi… fai tu…"

Jack: "E che cosa vogliono?"

Bestia: "Boh… a me è sembrato tanto un'azione individuale più che un controllo di polizia vero e proprio… altrimenti ho un'altra spiegazione: ci controllano per vedere se fra di noi ci sono pregiudicati o criminali conosciuti… comunque è loro diritto controllare, sai che cosa pensa la gente di noi… insomma siamo neri, insoliti, abbiamo l'aspetto dei tossici eccetera eccetera… "

Ore 23.00 arriva Los

Bestia: "Ciao… indovina chi ci ha chiesto i documenti oggi?…"

Los: "Ancora?"

Bestia: "Ma si! Stavolta ci aspettavano proprio qua sotto!"

Los: "Ci controllano… ovvio! Ecco perché qua sotto ci sono due rondini di un metro e novanta appoggiati sui fili del filobus col binocolo che fanno CIIIIPPPP!!!! CIIIIPPPP!!!!"

Bestia: "HAHAHAHA! Sono agenti! HAHAHA! Ma fottiti in piazza va! HAHAHA!!!"

Ore 01.15 dopo una riunione del Consiglio Direttivo dei Bambini di Satana i membri fanno ritorno alle proprie abitazioni, Jack si reca in una discoteca dark , io e Los restiamo da soli.

Bestia: "Non mi andava di vedere gente, di starci in mezzo…"

Los: "Nemmeno a me, poi sono stanco… domani facciamo le foto?"

Bestia: "Si… però voglio fare una foto a Gas…"

Los: "Il bozzo della Conoscenza… si era bello quando era seduto vicino alla luce verde…"

Bestia: "Proviamo… spero che un quattrocento ASA vada bene"

Carico la mia Nikon e accendo la luce verde, prendo il gatto in braccio e lo sistemo verso di questa.

Bestia: "No… troppo sottoesposta… ci vuole più luce…"

Los: "Proviamo ad accendere un paio di candele…"

Bestia: "O.K. speriamo che non vada a fuoco il Gas… poveretto, non si merita il rogo!"

Sistemo Gas fra le due candele aiutato da Los… miro la luce verde con l'ottica, cerco l'inquadratura… metto a fuoco, correggo il diaframma da 1.8 a 2.8 e schiaccio una, due, tre volte…

Los: "Una sarà anche venuta bene…"

Bestia: "Penso di si… lavorare con poca luce è un casino…"

Los: "Bula! HAHAHA!!! Bula buuuu!!!"

Bestia: "Facciamo un altro disegno col nostro sangue ora che jack non c'è e non può svenire ammirando il rosso liquido?"

Los: "Quale disegno vuoi fare?"

Bestia: "Lucifero!"

Los: "Sooooccia, a quest'ora?"

Bestia: "Ma si…"

Los: "Non riesco a disegnare adesso, sono stanco… piuttosto mi fai vedere qualcosa di tuo?"

Bestia: "Scusa?"

Los: "HAHAHA!!! Dai psicopatico! Qualcosa che hai fatto tu intendo!"

Bestia: "Poesie o disegni?"

Los: "… Poesie!"

Presi dei fascicoli dalla libreria, erano zeppi di poesie che iniziai a scrivere quando avevo quattordici anni.

Los: "Vedere…vedere…"

Los iniziò a leggere con attenzione i versi…

"Il Signore Nero come di solito

accese il suo cero e se lo mise sul capo.

"Non ti fa male la cera che ti cola in testa?" Chiese un passante…

"Escrementi" rispose."

Los: "Cazzo!"

Bestia: "Ti piace?"

Los: "Provocatoria"

Los girò la pagina

"L'interno divenne esterno

L'esterno divenne interno

Non vi fu più nulla.

Io esisto."

Ammaliato Los iniziò a divorare i miei versi

"Quando il Bambino emise la sua prima parola: "Io"

Attorno ad essa modificò il suo mondo.

Poi il Bambino venne gettato,

il suo mondo violato.

Non credeva più in se stesso, alla prima sua parola pronunciata,

ma nelle immagini di gesso e nella mille parole stonate.

Urlami il Suono dell'Eterno Bambino che è in noi

O Tu che Urli da sempre, che giochi da sempre, che sei il sempre. "

Los: "Il Ragno…hai fatto una poesia sul ragno?…"

Bestia: "Si… avevo l'immagine di questa bellissima forma al centro della sua ragnatela, al centro di se stesso… leggi!"

"Ho tessuto questa ragnatela fra due fiori profumati

per potere camminare su me stesso.

Una vittima verrà

Rimarrà intrappolata

Con tutti gli sforzi che farà

Non troverà via d'uscita.

Così, danzando qua e la, nella luce del mio sole

Ho costruito una prigione e nel centro aspettando sto.

Una soluzione ho, per uscire dal mio gioco

Mi getterò nel vuoto

Aggrappandomi ad un fiore"

Los: "Il ragno… cazzo se è bella… ancora!"

Bestia: "Assaporati questa…"

Los: "Il Treno?"

Bestia: "Si…"

"Il treno corre forte, forte corre via

gli occhi di lei guardano i binari di quella nera ferrovia.

Guardano le bizzarre linee scintillanti al sole

Incrociarsi fra di loro al ritmo di un rumore"

Los: "…WoW! Super! E il Ranocchio?"

Bestia: "Il Ranocchio è un qualcosa di particolare, una storiella che mi è nata fra me e me… in pratica è la storia di un ranocchio che con la sua bocca emanava piccole pietre verdi con le quali costruiva un muro… una strega, però, gli rubava le pietre"

"Vorrei essere Terra e Fuoco

disse il ranocchio

ma le pietre verdi una nera strega mi rubò.

Sasso dopo sasso costruivo un muro

sasso dopo sasso

con la bocca, con la bocca"

Los: "Questa è strana… il muro… la vita… la strega nera e un ranocchio disperato quasi…"

Bestia: Solve et coagula, le antiche frasi scritte sulle braccia di Lucifero… distruggi e unisci!"

Los: "Il moto della materia!"

Bestia: "Già… leggi questa, l'ho chiamata agorafobia, cioè paura degli spazzi aperti… deriva da agorà, cioè piazza… in pratica mi immaginavo come se le case fossero dei grandi mostri, le loro finestre degli occhi, i gradini dei denti…"

"Stai attento alle case,

ai mostri che non sorridono mai e sono più grandi di te.

Soffocano e uccidono la luna

Con le mani ti afferrano alla gola.

Le finestre son occhi che rispecchiano pensieri di facce lontane

In cerca di spazi di sole.

Viandante che giri di notte, ignaro tu cerchi qualcosa

Ma dai portoni di legno le case cercan solo te.

Gradini dai denti affilati ti inghiottono da cima a fondo

Ti tolgono gli occhi da strade bagnate e lontane

Chissà quante volte non resta nemmeno un ricordo.

Guardati dai tetti spioventi

Da quelle strane figure sopra di te

son guerrieri neri che nella notte fan vivere gatti di legno"

Los: "Gatti di legno? Cioè?"

Bestia: "Non lo so! HAHAHA! Mi è venuta così… non è fantastico?"

Los: "HAHAHA!!! È super!"

Bestia: "Leggi questa, l'ho scritta a quattordici anni… l'ho chiamata "L'Anticristo" ero consapevole anche allora HAHAHA!!!"

"Io sono colui che ha infranto la legge

colui che viene dal profondo buio del tempo

dal fuoco

Io sono la tua disperazione

La tua voglia di uccidere

La tua voglia di bere sangue.

Sono entrato nel tempo

Prima del tempo.

Sono colui che ti guarda negli occhi

E ti desidera

Desidera le tue labbra

Le tue orecchie

Il tuo sesso

Sono colui che nasce dal tuo odio

Dal tuo desiderio

Sono il Capro

La Stella Capovolta, lo zolfo

La voglia della tua saliva

Del tuo respiro

Della tua anima immortale

Sono la tua carne

La tua carne putrefatta

Sono sveglio dentro di te

Nel tuo cuore

Io sono L'Anticristo

Lo spodestato

L'Anticristo"

Los: "Caaaazzo!"

Bestia: "Un po' pesante?"

Los: "No… è bellissima!"

Bestia: "Davvero la trovi bellissima?"

Los: "Certo! Troppo bella!"

Bestia: "Questa è diversa da una poesia, è quasi un raccontino…"

"Sopra ad un albero centenario

vecchio e cadente

nacque un giorno una mela profumata e bellissima,

arrivò un uomo e ne rimase stupito

non poteva credere che un albero così vecchio potesse far nascere simile frutto.

Arrivò un vecchio uomo, mettendo tutti in guardia perché la mela era sicuramente frutto della stregoneria e non dello stesso albero.

Arrivarono scienziati, saggi, professori,

litigarono tutti tra loro perché ognuno dava il suo parere sulla mela,

chi diceva che era buona, chi cattiva.

Arrivò un pittore e dipinse il favoloso frutto,

arrivarono delle donne e si misero in ginocchio a pregare Dio per aver messo al mondo quel favoloso frutto.

Arrivò un musicista e compose un brano fantastico, solamente vedendo la bella mela.

Arrivò un bambino, prese la mela e se la mangiò.

Tutti morirono, chi di noia, chi di fame."

Los: "Questa è mitica! Il bambino che frega tutti e si mangia la mela!"

Bestia: "Si… la vita è come quella mela… pensa ma non pensare troppo: mangiala!"

Los: "Noi siamo due bambini che giocano… Bambini di Satana!"

Bestia: "Oh… guarda, guarda questa: "La vecchia e il gomitolo di lana" è una mia fantasia, io vedo la terra come se fosse una vecchia signora con in mano un gomitolo di lana… lei lancia il gomitolo e poi cammina riavvolgendo il filo… poi di nuovo lo tira e lo riaggomitola, è l'unica maniera per cui si può muovere…"

"La dove un gruppo di lunghi sentieri serpeggianti si univa in un unico punto centrale,

la stava in piedi una signora molto vecchia,

lo si poteva capire guardando un anello antico,

portato con grazia ad un dito.

La vecchia aveva in mano un grosso gomitolo di lana,

lo tirava lungo il sentiero tenendo ben stretto il capo iniziale.

Seguiva poi, riavvolgendo a matassa,

il filo di lana lungo il sentiero che le si apriva davanti.

Quando poi arrivava a finire,

senza espressione tornava a tirare

il frutto raccolto con estrema pazienza,

forse per lei l'unico modo di camminare.

Ma un giorno accadde che la matassa, forse per fatal distrazione,

le cadde in una gola profonda aperta sul terreno.

Provò senza muoversi a riavvolger la lana

ma all'improvviso sentì tirare,

qualcun sconosciuto dal capo opposto sembrò le sue azioni dovere imitare.

Fu così che per l'insistente tirare, il filo di lana si ruppe di netto.

La poca lana rimasta ad entrambi servì a poco o forse a niente, visto che i due cercavano invando del fil di lana il capo finale.

Fu così che poi un giorno, la grigia vecchia con grande stupore

Vide se stessa con estrema pazienza il grande filo raggomitolare.

Vinse paure e pregiudizi, corse incontro alla strana visione,

all'improvviso con grande sorpresa si ritrovò giovane e eterna.

In piedi stava, allora ed ancora, la giovane donna coperta di luce

mille e più fili legati ai suoi piedi, vedeva all'orizzonte

mille e più uomini un gomitolo girare"

Los: "Tu sei molto figurativo quando scrivi, riesci a dare l'immagine!"

Los: "E in quell'altro fascicolo cosa c'è?"

Bestia: "Questo?… "Le ultime ali di mille gabbiani" sono riflessioni che facevo da bambino quando andavo sugli scogli al mare… sai verso sera quando la gente si leva dalle palle e tu rimani li… tu, il mare e i gabbiani? Ecco sono mie riflessioni…"

Los: "Vedere e assaporare!"

"I gabbiani non muovono le ali,

le lasciano tese, dritte e aperte,

si lasciano portare dal vento.

Forse il vento li porta dove vogliono andare.

Chissà perché questa spiaggia è così vuota,

forse i gabbiani vengono quando non c'è più nessuno

… diceva il bambino"

Bestia: "In pratica quando ero piccolo mi colpiva il fatto che i gabbiani volassero in modo strano, davano un paio di colpi di ali e poi le lasciavano aperte… come se il vento sapesse dove condurli… come se la loro fosse una danza più che un volo… insomma mi sento un coglione!"

Los: "Ma che cazzo dici? È troppo bello quello che scrivi!"

"Da dove vieni, piccolo gabbiano,

conosci il mare che non ho visto mai.

Forse hai visto i pirati con le loro bandiere nere

Forse sai se hanno paura anche loro,

quando scende la notte e si sentono soli,

forse anche a loro, come me, hai tenuto compagnia.

Quante volte con gli amici ai pirati giocavo

Ero sempre il capitano, io.

Tu che i miei giochi spii silenzioso

Dimmi quando viene notte

Hai paura anche tu?

Dimmi, quando viene notte, tu gabbiano dove andrai?"

Los: "Troppo belli i pirati, ti piacciono?"

Bestia: "Si, tantissimo… quando giocavo ai pirati con gli amici al mare… volevo sempre essere il capitano! HAHAHA! Altrimenti mi incazzavo!"

Los: "Già in peccato di superbia fin da piccolino!"

Bestia: "Hm.. avevo iniziato a peccare di superbia appena nato… in sala parto chiesi al dottore: "Come si chiama questa donna che ho appena reso madre?" HAHAHA!!!"

Los: "Ma strafottiti! HAHAHA! Vai solo a fartelo dare nel culo!"

Bestia: "Ho bisogno del tuo permesso? Ma allora mi ami! Sei geloso! O gelosa?"

Los: "Si il mio è un amore mentale di stile platonico…"

Bestia: "Ecco… vai a farti fottere mentalmente… ma se ti fottono mentalmente vuol dire che hai la faccia da culo?"

Los: "Piantala! Sii serio!Anzi… continua con le poesie altrimenti ti rompo il culo fisicamente!"

Bestia: "Sogna!"

Los: "Spera!"

Bestia: "Mi fai paura… indi continuo con le poesie…"

Los: "Domani ti allungo le mie così vedi di cosa Los è capace!"

Bestia: "Hm.. è evitabile?"

Los: "Assolutamente no!"

Bestia: "Continuiamo…"

"A te

a te che non è concesso entrare

a te che versi una lacrima quando tramonta il sole

a te che non basta un vestito nuovo per essere felice

a te che non basta un aeroplano per volare

a te che vuoi andare via ma non sai dove andare

a te che non ti soddisfa mai niente

a te che sogni e soffri perché ciò che gli altri chiamano realtà si nutre di te e non della tua fantasia

della tua illusione

a te deriso

a te non capito

a te in cerca di spazi di sole verde e di cieli rosa

a te che sei speciale

a te"

Los: "Ma è Jack! HAHAHA! Questa poesia dovresti dedicarla a Jack… a te non capito, a te deriso, a te che sei speciale… HAHAHA!"

Bestia: "HAHAHA! Gliela dedico per il suo compleanno!"

Los: "Pensa che adesso Jack è a ballare e noi siamo qua a goderci l'arte e la poesia!"

Bestia: "Questa… l'ho fatta per mio papà, quando è morto… gli ho dedicato questa…"

"Spazi

fra questi spazi di tempo che ho

di tanto in tanto

voglio andare via, lontano

in un tempo diverso e incontrare te che mi hai visto nascere.

In questo spazio di tempo che ho

Ti offro il fiore più bello che conosco

Che non cresce, sai, neanche ai confini del mondo.

Il fiore più bello che è nato in questi miei spazi di tempo che mi hanno dato tanto.

Coltivato nel mio giardino

Il giardino che nessuno conosce

dove volano rondini anche nel profondo inverno.

Ti voglio offrire questo mio fiore che non muore mai

Nemmeno quando viene sera, nemmeno nel profondo della notte.

Non ti servirà l'acqua, nemmeno la terra

Per nutrire questo fiore.

Potrai proseguire il tuo cammino

Il tuo cammino verso i posti che desideri

Esso ti insegnerà la strada, perché io ho conosciuto la strada

In questi spazi di tempo.

E sarà del colore che tu desideri, perché io gli ho dato il colore della fantasia.

Ti condurrà da me se lo vorrai, negli infiniti spazi di tempo"

Los: "Gli volevi molto bene?"

Bestia: "Si…ma non voglio parlarne…"

Los: "Ehi.. ne hai altre sui pirati?"

Bestia: "Si… senti questa"

"Chi giocherà ai pirati con me?

Chi mi porgerà ancora la spada?

Ora che un sottile strato di vernice scura mi separa dagli occhi teneri allo sguardo da vissuto.

Nel tunnel che attraversa i mari e i monti della terra, tu gabbiano silenzioso che mi rimani li sospeso tra il mare e la luna

Dove sei?

Ancora chiudo gli occhi e vedo quelli tuoi

Ancora corri con me nelle spiagge in riva al mare

fra l'odore della crema e il sole,

si,

forse è proprio li che muoiono i pirati,

nel sole,

seppellendo il più prezioso dei tesori: se stessi.

Ti saluto capitano oppure, se vuoi, Pinocchio,

come un pezzo di legno desideroso di diventar bambino.

E sospesa tra le urla e la luna,

bandiera nera pirata

bandiera della morte

chi mi curerà ancora le ferite?

Chi mi benderà la fronte?"

Los: "Seppellendo il più prezioso dei tesori: se stessi! Grande! Il più prezioso dei tesori siamo noi stessi!"

Bestia: "Se ti piace l'oceano ecco cosa ho scritto…"

"Ogni onda che esplode spinta dal vento, contro spiagge di pietra

porta sapori di pensieri lontani.

Acqua azzurra che avvolge orizzonti senza confini.

Venuto da un silenzio antico ma sempre nuovo

ogni volta che urli pieno di schiuma e di vento.

Il mare…

Il mare che riflette tutto perché tutto è in se.

Ora che sole più non sei nel tramonto, palla rossa, silenziosa te ne vai.

Tutto se ne va, anche i gabbiani.

E il mare diventa nero

Per imitare il cielo."

Los: "E il mare diventa nero per imitare il cielo… è meravigliosa sai?"

Bestia: "Non permetteremo a nessuno di rubarci l'arte, di soffocarci la poesia… non permetteremo che venga costruito un muro… abbatteremo tutto a colpi di Spada, dai nostri oscuri cappucci!"

Los: "No, non lo permetteremo…tutto sommato anche loro sono mattoni nel muro, come dicevano i Pink Floyd in "The Wall" l'Urlo dovrà danzare ed i muri abbattersi… noi esistiamo!"

Bestia: "Già… non permetteremo loro di controllare i nostri pensieri, di giudicarli perché non hanno nessun diritto di farlo… non permetteremo l'orrore, non permetteremo la distruzione dell'Uomo e della Donna con le cristiane bestemmie urlate dagli altari di un dio inesistente!"

Bestia: "Io vedevo Satana come un lupo… un mostro che mi inseguiva, io correvo in un bosco, il bosco della vita che diventava sempre più intrigato e oscuro… correvo ormai senza fiato, sentivo qualcosa di potente dietro le mie spalle… alla fine ero deciso a soccombere perché le mie forze erano finite… mi fermai e mi girai, vidi il mostro ed incrociai i suoi occhi, da allora è sorta la Conoscenza, la luce in cui brillano le Tenebre"

Los: "E tutti temeranno le Tenebre perché nelle Tenebre troveranno se stessi!"

Bestia: "Già!… Guarda questo fascicolo è un insieme di poesie che ho intitolato "Bolle di sapone" in pratica è la storia di un omino stanco della vita, un omino che soffia da un cannello delle colorate bolle di sapone, ad ogni bolla fa una sua personale riflessione… ogni bolla è un gradino verso la consapevolezza… infine fa una bolla grandissima che l'avvolge tutto, e vola via chiuso dentro questa bolla… vola lontano, sempre più lontano… resta solo la sua sedia, un bicchiere vuoto ed il cannello con cui faceva le bolle"

Los: "Favoloso! Ehi… facciamo le foto domani con le bolle di sapone?"

Bestia: "Siii! Dai, cappucci, teschi, tonache, candele e bolle di sapone, che sballo!"

Los: "Proprio Bambini di Satana!"

Bestia: "pensa che avrò cambiato una decina di psichiatri in carcere, nessuno riusciva a farmi ragionare... mi dicevano che dovevo prendere quel periodo di carcerazione come un periodo di riflessione! Assurdo!"

Los: "Che stronzata!"

Bestia: "Io rispondevo: "Scusi, dottore, adesso io la sbatto in cella, mettiamola così… la sbatto in cella accusato di un mucchio di oscene schifezze che lei non ha mai commesso… stasera invece di andare a casa va in cella al posto mio… poi le dico di prendere la sua carcerazione come un periodo di riflessione… lei il primo giorno riflette, il secondo riflette, riflette il terzo ed il quarto… vuole scommettere che il quinto giorno le girano le palle?" Così non si trovavano a dialogare con me ed io cambiavo sempre psichiatra… i risultati erano sempre gli stessi, lo stesso diapason"

Los: "Quale?"

Bestia: "Che sono rimasto traumatizzato dalla morte dei miei genitori, che sono rimasto in uno stato infantile, praticamente sono rimasto con la mente di un quattordicenne… cioè secondo loro mi sono rifiutato di crescere per il trauma subito, da li derivano le mie crisi d'ansia ed i miei attacchi di panico…"

Los: "Ma non dar retta a quei coglioni, cazzo vuoi che capiscano?"

Bestia: "Infatti… poi non mi sento infantile! Non mi sento quattordicenne, io mi sento io, la più sublime delle cose! Io sono il Demonio, caro Los!"

Los: "Lo so, mi fido di ciò che sento, solamente di quello… so benissimo chi sei anche se non dici una parola io ti sento!"

Bestia: "E' questo che mi preoccupa!"

Los: "prima di crepare e di andare ad incasinare l'inferno con la mia arte, prima di questo, un giorno, riuscirò a fare un discorso serio con te!"

Bestia: "Amore mio! Perché non ti sgozzi e ti getti dalla finestra?"

Los: " Luce dei miei occhi! Perché non ti squarti e ti butti per la tromba delle scale?"

Bestia: "Perché sono le quattro della mattina e la tromba delle scale non c'è, altrimenti sai che casino? Peppereppepeee!!!"

Los: "HAHAHA!!!"

Bestia: "Andiamo a letto?"

Los: "Dai… finalmente!"

Bestia: "Intendo nelle rispettive abitazioni!"

Los: "Si… ognuno nel suo per ora!"

Bestia: "Hm.. Ci vedi abbastanza con questa luce?"

Los: "Si…"

Bestia: "Ecco… vedi di levarti dai coglioni!"

Los: "Dovrei prima esserci…"

Bestia: "Fuoriiiii!!!!"

Los: "O.K. ricevuto, ci si vede domani sera che domani pomeriggio devo studiare!"

Bestia: "O.K. ci vediamo domani sera… domani pomeriggio mi procurerò delle bolle di sapone, non so con che faccia le chiederò… mi prenderanno per cretino!"

Los: "Ma si… hanno quasi indovinato!"

Bestia: "Buonanotte Los! E attento alle rondini!"

 


Gas

(foto Bambini di Satana 1998)

 

 

22/03/1998

Dialogo riportato dalla Bestia

Ore 22.45 io, Los e Jack eravamo pronti per le fotografie, tonache, cappucci, candele, teschi di coccio, bolle di sapone. Accese tutte le luci alla faccia dell' ENEL il teatro di battaglia era il nostro Tempio.

Jack: "Mi fai una foto con gli occhi truccati, la croce capovolta in mano mentre sono dietro l'altare?"

Bestia: "Contento tu! Los, butta dello zolfo sulla fiamma della candela, così ci mettiamo anche l'effetto "fiamma azzurra" al limite, male che vada, intitoleremo la foto "Il Rogo" è sempre una foto in tema"

Jack: "Non fate gli asini voi due!"

Los tirò lo zolfo sulla fiamma della candela, io ripresi l'esatto momento in cui un'azzurra fiamma illuminò Jack.

Los: "Facciamo un po' di foto sanguinolente? Jack, ci riprendi mentre ci cospargiamo il volto col sangue?"

Jack: "Ma voi siete fissati! Non sopporto il sangue!"

Bestia: "Dai, riprendici… fottitene delle tue paure!"

Io e Los eravamo faccia a faccia, la mia mano insanguinata sfiorava il volto di Los, la sua mano sfiorava il mio volto cospargendolo di sangue.

Los: "Cazzo ridi, bestiaccia?"

Bestia: "HAHAHA!!! Mi viene da ridere… non fissarmi così!"

Los: "E come cazzo ti devo slumare?"

Bestia: "Boh… sembriamo innamorati!"

Los: "Perché non lo siamo?"

Bestia: "Taci, cane di te stesso! E non fissarmi così che mi imbarazzi!"

Los: "Ma ci riesci a stare serio o no? Mi sembri un'anguilla!"

Bestia: "E' sempre un'emozione il tuo sangue!"

Jack: "Dai, ragazzi, piantatela di fare gli idioti! Mi sono rotto le palle di aspettare! Facciamo 'sta cazzo di foto si o no?"

Bestia: "Zitto cristiano!"

Jack: "Cristiano a chi? Canditi!"

Bestia: "Cazzo che offesa! Baluba!"

Jack: "Oh! Baluba a chi? Dai facciamo questa foto!"

Bestia: "Va bene… ora sto serio!"

Jack scattò finalmente la fotografia, ne fece altre inquadrando me e Los intenti a fare bolle di sapone… l'effetto era quello di rappresentare i "Bambini di Satana" con qualcosa di simpaticamente artistico. Subito dopo, approfittai delle manette in mio possesso, ricordo di quando ero una guardia giurata. Mi misi le manette cercando di evitare sensazioni che ancora mi emergevano dall'inconscio, chiesi a Los di fare la parte di un prete esorcista. Los cercò di rifiutare l'interpretazione di un simile soggetto ma, come già detto, lui ha una miriade di maschere ed io una sola che lui non ha. Così Jack dietro mio suggerimento mi fotografò in manette, con una bibbia in faccia. Los entrò nella parte del buon prete esorcista, bibbia e crocifisso in mano si scagliò contro di me, contro le mie mani insanguinate e ammanettate. Il risultato della foto pensai, sarà d'effetto per quello che sentivo di rappresentare.

 


Los - Bestia  Exorcism (foto Bambini di Satana 1998)

23/03/1998

Dialogo riportato dalla Bestia

Avevo appena appreso dal quotidiano "La Repubblica" che la donna P.M. che era stata protagonista del processo contro il nostro gruppo, persona di cui non voglio scrivere il nome perché questo libro è mio e non voglio il suo nome in queste pagine, aveva fatto causa a Luther Blisset un gruppo di persone che hanno osato mettere in chiaro una volta per tutte l'orribile montatura giudiziaria costruita contro la mia persona ed il gruppo che rappresento, quello che era preso di mira era un libro intitolato "Lasciate che i bimbi. Pedofilia: un pretesto per la caccia alle streghe". La motivazione era più che evidente, vi erano raccontati con elementi ampiamente dimostrati, fatti veri, pezzi di un puzzle che giorno dopo giorno costituivano l'orrore degli orrori: la montatura giudiziaria portata avanti da chi si proclamava autorità giuridica ed autorità ecclesiastica. Il P.M. sentendosi colpito avanzava una richiestina di quattrocentocinquanta milioni di lire. Spinto dalle più concrete delle ragioni mi ero deciso di inoltrare un telefax ai giornali, perché nessuno al mondo aveva il diritto di arricchirsi alle mie spalle e col mio dolore, nessuno al mondo può carcerarmi per quello che non ho fatto, lasciarmi in carcere per un anno, mandare la mia vita a puttane facendomi passare per mostro sociale, negandomi il diritto di parola, infamandomi giorno dopo giorno coi più osceni appellativi ed affermare di sentirsi offeso! Così mi ero messo al computer digitando un comunicato stampa con questo tenore: "Non credo che questo comunicato possa venire preso in considerazione, non so quanto possa essere considerata una persona che è uno psicopatico, stupratore, assassino, peggio di un terrorista libico e quant'altro mi sarà ancora appioppato. Il mio è solamente un atto dovuto in nome della libertà di espressione e di pensiero. Esprimo la mia solidarietà a Luther Blissett e dichiaro che la cifra di quattrocentocinquanta milioni richiesti dal P.M. è troppo poca, la verità non ha prezzo! Non vogliamo mica discutere il prezzo della verità? La verità è un'essenza che vive di se stessa ed è inafferrabile, valica il tempo e lo spazio… sfugge dalle mani! Solo la menzogna può gonfiare le tasche. Ho forse chiesto dei soldi al P.M. per il dolore che io e i miei amici abbiamo subito? No.. mi pare di no. Sono ancora qua, mica mi sono dileguato, sono qua che continuo a lottare per quello che intimamente sento come nobile e continuerò ancora a lottare finchè ci saranno valori veri da trasmettere. Mettimi pure le manette P.M. tanto ci sei abituato, il codice penale è pieno di articoli, basta trovarne uno… droga, strage, violazione del codice di guerra, porto abusivo di cappucci e candele, decidi tu. Del resto ho solo il difetto di essere me stesso, mica ho ucciso i carabinieri io! Mica ho sparato ad un ragazzino gettandolo poi in un fosso solo perché mi ha guardato negli occhi, non ho ucciso un benzinaio per duecentomila lire e nemmeno ho ammazzato a sangue freddo il mio amico Carlo Beccari, amico d'infanzia e collega nel lavoro. Non ho sbattuto in carcere e rovinato la vita a dei ragazzi innocenti, perché se questa è la legge io non ci credo più, si… io sono un fuorilegge, hai ragione tu, l'unica Legge a cui mi appello è l'Antico, ciò che da sempre scorre nelle arterie dell'universo ed agisce in nome di ciò che è VERO, la legge che domina gli eventi che tu chiami "caso" o "fatalità" la Legge che anima il mio corpo: Satana, la bellezza, la nobiltà. Sono qua che ti aspetto, non sono scappato, sono qua pronto ad essere nuovamente arrestato in nome del popolo italiano ovviamente, in nome del popolo italiano che sta piangendo la perdita dei propri cari mentre vede "la biondina della uno bianca" mostrare le proprie orrende forme beffeggiandosi sui manifesti. Certo, sono un criminale ai tuoi occhi ed agli occhi di chi crede di sapere giostrare il potere e continua a fare schifo!"

Ore 17.00 arrivano Los e Jack

Bestia: "Los, io ti voglio bene, mi porti i biscotti, le sigarette, i giornalini possibilmente Topolino e Dylan Dog, mi scrivi tutti i giorni in carcere?"

Los: "Cos'hai fatto?"

Bestia: "Mi sono girate le palle ed ho detto la mia, guarda l'articolo di Repubblica e guarda il mio fax"

Los: "… Hai ragione! Hai solo ragione! Jack…guarda!"

Jack: "…Pazzesco, io dico che la gente sta andando giù di testa, oltre al danno le beffe!"

Bestia: "Si… i biscotti col cioccolato a pezzettini, le sigarette e le letterine ogni giorno…"

Los: "Dai! Piantala!"

Bestia: "Davvero! Stavolta o mi legano o mi ammazzano direttamente senza passare dal via!"

Los: "Tranquillo…"

Bestia: "Trent'anni!"

Los: "Piuttosto, andiamo a portare le foto che poi devo andare a lavorare!"

Io, Los e Jack eravamo tre oscure figure che percorrevano le vie del centro a bordo degli scooter. Jack sembrava una messa nera tanto era grosso e tenebroso, agghiacciante e pacato nel suo guidare il nerissimo mezzo di locomozione. Io e Los sembravamo una bestemmia al codice della strada, in due coi giubottini di pelle nera cavalcavamo quella specie di bara a due ruote sogno di ogni fornaio che si rispetti. Los dalla guida sicura e terrificante allo stesso tempo, mi caricava dietro di se trattandomi come se fossi una delle sue pizze margherite… bruciava semafori rossi fermandosi diligente a quelli che proiettavano luce verde, strappava le marce finendo in folle con un rimbombo incredibile… insomma la gioia di ogni vigile urbano che si rispetti ed i vigili incontrati lungo il tragitto si sarebbero anche fatti rispettare se non sceglievano di girarsi dalla parte opposta toccandosi le palle in segno di scongiuro.

Ore 18.00 dopo aver consegnato le foto al laboratorio ci siamo fermati in strada a parlare, qua una scena che merita d'essere riportata: un'auto blu del Corpo Diplomatico passa vicino a Los, lo vedo estrarre dalla tasca una moneta da cento lire, l'osservo prendere la mira e scagliarle contro l'auto che fiera del suo nome procedeva lungo la via. L'innocua monetina finisce fra i pneumatici, si incastra, producendo un botto assordante… l'auto si ferma e ne fuoriesce un gigante di un metro e novanta rigorosamente vestito da funerale, io ero sbigottito, Los terrorizzato.

Los: "Scusi, scusi… non l'ho fatto apposta! Mi sono cadute! Scusi!… davvero!"

L'uomo fissava con occhi di ghiaccio, nessuna parola fuoriusciva dalla sua bocca, il volto di Los cambiava colore prendendo varie sfumature nello spettro fra il rosso ed il blu oltremare… fissavo l'uomo con occhi vitrei, quasi a proteggere il mio amico. Il gigante non si pronunciava, rientrò nell'auto e ripartì… il mio sguardo cadde allora sulla gomma posteriore destra dell'auto.. stava andando a terra.

Bestia: "HAHAHA!!! Ma sei fuori?"

Los: "No… mi sono cadute!"

Bestia: "Ma dai! Ti ho visto tirarle con violenza… l'hai estratte dalla tasca!"

Los: "L'ho fatto senza pensarci… boh, si non so perché!"

Bestia: "Cazzo… ci manca una querela del Corpo Diplomatico e facciamo festa completa! Adesso sarà la che diplomaticamente cambia la gomma fra bestemmie orripilanti! HAHAHA! Alla faccia della diplomazia!"

Los: "Devo andare a lavorare, dopo passa tu a prendere le fotografie con Jack"

Le fotografie erano stupende, tanto da affascinarci ancora di più facendo sorgere in noi la voglia di farne delle nuove, sempre più perfette.

Ore 24.00 Jack si era dileguato verso la sua abitazione lasciando me e il Los sotto la pioggia.

Bestia: "Andiamo a prendere Repubblica? Voglio vedere se ci sono novità!"

Los: "Va bene, andiamo alla libreria Rizzoli, così diamo un'occhiatina anche ai libri"

Fradici siamo giunti da Rizzoli, erano le 24.15. Repubblica sarebbe uscita verso l'una e un quarto… così ci siamo immersi nella lettura clandestina di poesie, abbiamo assaporato versi su versi, Los mi ha aperto un libro di William Blake i cui versi mi hanno spinto all'acquisto del testo. Repubblica è arrivata puntuale e subito dopo era fra le nostre mani.

Los: "Merda! C'è la tua foto! Sei venuto troppo bene!"

Bestia: "Fammi vedere… cazzo ma il P.M. vuole che il libro di Blissett venga sequestrato e distrutto!"

Los: "La verità fa male!"

Bestia: "Giuro che se mai accade così, in nome della libertà di parola ed opinione io lo fotocopio all'infinito e l'attacco ad ogni colonna! Adesso basta!"

Los: "HAHAHA!!!"

Bestia: "Che arcidiavolo ridi?"

Los: "HAHAHA! Ci sei tu con la spada in mano che ti appelli a Satana e il P.M… che bella foto! Che affronto!"

Bestia: "Los, ti voglio bene, tanto bene, per il tempo ed oltre il tempo… fammi avere le sigarette, i biscottini coi pezzetti di cioccolato, Topolino e Dylan Dog… scrivimi tutti i giorni!"

Los: "Dai che non ti arrestano! Forse…"

Bestia: "BULA!"

Siamo prossimi a inforcare la bara quando ci fermano due individui

Individui: "Ciao, Luther Blissett, sei qua per vedere l'articolo?"

Bestia: "Si, ci sono pure io in foto… state tranquilli che nessuno toccherà il vostro libro!"

Individui: "Lo sappiamo! Adesso lo stiamo diffondendo su tutta la rete Internet!"

Bestia: "Sentite, io ho fatto un comunicato stampa ma non è stato riportato integralmente, ci sono solo due righe su Repubblica, se volete vi allungo il comunicato che ho fatto oggi, se avete cinque minuti il nostro ufficio è giusto qua vicino"

Individui: "Va bene, vi raggiungiamo, sappiamo già l'indirizzo"

Sotto il porticato dell'ufficio

Bestia: "Ecco il comunicato, leggetelo"

Individui: "beh, tu hai scritto la verità… grazie! Stanotte stessa diffondiamo il tuo comunicato su tutta la rete e lo traduciamo anche in inglese così se lo leggono anche gli americani!"

Gli individui ripartono, la loro auto sparisce fra le luci di Bologna rese più brillanti del solito dalla pioggia che continuava a cadere

Bestia: "Siii! Cazzo! Voglio che il mondo sappia quello che ci hanno fatto! Voglio non aver sofferto invano! Vaffanculo!"

Los: Guarda… HAHAHA! Vicino alla foto del P.M. c'è scritto: "Fate sparire il volume dalle librerie" che sputtanata!"

Bestia: "L'ha cercata!"

Los: "Bulabù vado che è tardi, ci si vede domani… anzi ci si vede adesso porca puttana, la bara non mi parte!"

Bestia: "Per me si è bagnata la candela, prova ad asciugarla!"

Los: "Non ho la chiave per smontarla!"

Bestia: "Se vuoi vado su e guardo se ho una chiave io"

Los: "No, figurati… adesso lo spingo e parte: guarda…"

Bestia: "…Ma non doveva partireee???"

Los: "Vaffanculooo!!! Che cazzo ridiii???"

Los: "Va bene, spingerò fino a casa, tanto non sono lontano…"

Bestia: "Dai, ti bagni come un ebete! Guarda come cazzo piove! Vuoi che ti pago un taxi con le enormi possibilità dei Bambini di Satana?"

Los: "No… ci sono abituato, spingo!"

Bestia: "Dai! È tardissimo, poi ti inzupperesti anche l'anima se non l'avresti regalata a Satana!"

Los: "No… non ti preoccupare, faccio due passi!"

Bestia: "Due passi? Rana o stile libero? Pare d'essere nella laguna!"

Los: "Un po' d'acqua… è romantica!"

Bestia: "Se lo metti sul piano del romanticismo vai pure a piedi, ci vediamo domani"

Los: "Ciao…Bulabù!"

Bestia: "Bulacciuga… vado a scrivere"

 
 
 

 

 

 

24/03/1998 Dialogo riportato dalla Bestia

 

Mi accingo a scrivere incazzato, riportando il dialogo di ieri che ho avuto con Los. Incazzato perché il clima inerente ai fatti di questi giorni mi fa girare i coglioni come non mai. La richiesta di quattrocentocinquanta milioni pretesa dal P.M. ai danni di Luther Blisset e dell' editore Castelvecchi è un affronto alla libertà di parola ed opinione, la stessa parola ed opinione che a suo tempo mi fu tentata di negare dal P.M. per paura di mie affermazioni. Evidenzio, prima di passare ai dialoghi, che nessuno al mondo si può permettere di arricchirsi col mio dolore, nessuno al mondo può recludermi con un mandato di Custodia Cautelare per più di un anno lasciandomi ammuffire in una cella come un cane e nello stesso tempo farmi passare in tutta Europa come uno pscicopatico, stupratore, pedofilo, assassino, mafioso, mostro, millantatore, e fare la parte della diva sui giornali col prezzo del mio dolore e del dolore dei miei amici, nessuno al mondo può fare questo ed affermare di sentirsi offeso!!!

Los: "Ciao, ti ho portato alcune mie poesie, così impari!"

Bestia: "Vedere…vedere…"

"Ho visto burattini gettare la spugna.

Ho visto amici cadere piangendo.

Ho visto deboli infuriarsi fra le catene.

Ho visto

E continuo a vederli.

La mia Ascesa.

Può essere solo questo il prezzo da pagare?"

Bestia: "Hm.. non lo so… quando ascendi la gente ti si attacca e ti tira giù… ti vedono decollare dal pantano… si attaccano ai tuoi piedi e vogliono venire con te… tu cadi di nuovo… l'ascesa è una cosa personale, un decollo di un aereo che urla sfidando il vento, le intemperie, l'ascesa non è mai di gruppo… vedi da lontano ciò che è stato, vedi da vicino il nuovo orizzonte ed incontri persone come te, persone vere perché solo ciò che è vero continua ad ascendere, solo ciò che è vero emerge dal pantano"

Los: "Già! È inevitabile così com'è inevitabile la mia ascesa… ti piace questa?"

"LEONE

Elogio me stesso, giudico tutti.

Attraverso l'egoismo altrui

E la mia presunzione

Scopro che il mio Difetto

Ha per origine il loro.

Il vostro evidente compromesso opportunista

Diventa facile preda del mio Ego Selvaggio.

Ego Carnefice di tutti coloro

Che sacrificano se stessi

A causa di altri."

Bestia: WoW! Super! Mi viene in mente, una sensazione, che non esiste l'egoismo altrui… l'Ego è un'Arte, l'Egoismo è un Arte!"

Los: "Quello degli altri è presunzione!"

Bestia: "Tu dove le scrivi le tue poesie? Cioè… io quelle più belle le ho scritte sul materiale più impensabile: biglietti del treno, pacchetti di sigarette, scontrini fiscali… HAHAHA!!!"

Los: "Io l'ultima l'ho scritta su di un tovagliolino per le pizze! Una l'ho scritta sul mio braccio! Guarda questa…"

"PRIMORDIO

Palazzi sanguinanti

Autostrade deserte

Striscianti Bare Infuocate

Battiti di cuori

Nostri, vostri

Di un tamburo

Schiavi in cancrena

Infettano privi di volontà

Anime, corpi

Liberi, senza confini

Bimbi senza futuro, né passato

Giocano ignari di tutto

Suoni silenziosi

Senza fine

Condotti all'inizio

Differenza evidente

Speranza e salvezza in ciò che era

E che potrebbe essere

Cielo limpido di respiri

Mare azzurro di lacrime

Terra Feconda da corpi

Fuoco Ardente di Passioni

Sole puro d'abbaglio

Luna magica dal Tempo

Giorno e Notte uniti

Dall'inesistenza di giovinezza

Alba e Tramonto separati

Da vite senza estremi

Eclissi rappresentanti corpi, voci, essenze

Un gruppo, una tribù

La spiaggia come passerella

Di Riti

Danze

Magie

Amore

Poesia

Amicizia

Musica

Sogni

Noi

L'Universo

Prima

Ora

E per Sempre"

Bestia: "Non ho parole… solo belle sensazioni! Quando dici: "Bimbi senza futuro né passato, giocano ignari di tutto…" siamo noi?"

Los: "Bingo!"

Bestia: "Bingo!"

"LA STRADA DEL GRANDE IDEALE

Ho percorso Sentieri che non sono mai stati tracciati

ho attraversato Storie che non sono mai state scritte

vivo nel Grande Ideale da cui non mi sono ancora Liberato.

Fierezza, felicità

Ogni vita mi accompagna alla Musica che segue il mio Canto

Essere, Volere

Io

La Morte di ciò che non è mai Nato

La Nascita di ciò che è sempre Esistito

Tutto Noi

Ogni tempo, ogni luogo

Ognuno è la Causa. Ognuno è la Sofferenza

Ognuno è Qualcuno. Maturi noi siamo Niente"

Bestia: "Infatti noi siamo niente o, meglio, nessuno… ecco perché usiamo il cappuccio nero… tutto e nulla, la Legge senza volto… l'Antico e l'Eterno, il Tempo e lo Spazio, l'Oltre di ogni cosa e l'Opposta sua faccia!"

Los: "Grazie per la poesia… HAHAHA!!!"

Bestia: "Mi è venuta così… mi stimoli a creare!"

Los: "Ho visto che hai messo la parola "LEX" attaccata ai muri…"

Bestia: "Si, perché noi siamo la vera Legge, quella che palpita nella più concreta delle verità… nell'Antico! Noi non mandiamo il malocchio, non facciamo le fatture, quelle magiche intendo, noi proclamiamo la Legge, essa è tre volte uno, il numero non tracciato, il Demonio che respira!"

Los: "Stasera evochiamo Asmodeus?"

Bestia: "Si, Asmoday … l'Antico Serpente Tentatore!"

Los: "La tentazione… il moto della materia, ciò che spinge a passare oltre!"

25/03/1998 Dialogo riportato da Jack.

 

I due bambini, Bestia e Los, avevano proprio intenzione di farmi schizzare quel pomeriggio. Perciò pensarono bene di far schizzare un po' del loro sangue lucente su fogli bianchi, usandolo per dipingere capri, stelle a cinque punte e immagini di guerra. Guerra fra Noi e l'assurdità terroristico - religiosa.

Los fu il primo tra i due a bucarsi il dito e spargere il proprio liquido sulla pallida carta.

Los: "Sì, cazzo, che bello il sangue!!!" E intanto prese a disegnare molto artisticamente una maschera demoniaca, molto accentuata.

Bestia: "Sìììì, Los! E' magnifico, è il nostro fluido vitale, ciò che scorre in Noi: il simbolo della nostra creatività. Ti piace, Jack?"

Jack: "Ma vaffanculo, lo sai che non riesco a sopportarne la visione…In fondo mi piace, so che non è assolutamente negativo, ma non so cosa mi prende quando lo vedo…Mi ricorda, forse, inconsciamente…"

Comincio a sudare freddo, Los lo getta sul foglio con rinnovata enfasi.

Bestia: "Cosa ti succede? Cosa ti ricorda?"

Jack: "Quando stavo per crepare; avevo undici anni, fui ricoverato d'urgenza e serviva la firma di un mio genitore, ma in ospedale non c'era nessuno dei due, soltanto i miei nonni paterni e la mia matrigna, quella grande troia."

Los, continuando l'opera: "E com'è finita?"

Jack: "Beh, sono ancora vivo!"

Bestia: "E allora non ci rompere i coglioni, vogliamo storie serie!"

Jack: "Ma lo è! Arrivò mia madre al più presto, lasciò l'ufficio dove si trovava e venne di corsa, stavo proprio per tirare gli ultimi!"

Bestia: "E allora, tutto bene, no?"

Jack: "No, perché quella grande troia voleva impedire a mia madre di firmare per l'operazione, mettendosi a pregare per l'arrivo di mio padre. Nel frattempo sarei morto, visto che mio padre arrivò quando l'operazione era già terminata da due ore…Comunque si picchiarono sotto i miei occhi spenti, finirono anche in tribunale…"

Los: "Che stronza!"

Jack: "No, che troia. Ma sei pazzo, ti stai dissanguando! Dai, che poi potresti stare male!"

Los aveva entrambe le mani colme di sangue, sembrava uscito da un macello.

Los: "Dai, piantala di dire cazzate e vieni a creare con noi!"

Bestia, porgendo la sua creazione sanguinante a Los: "Ti piace questo? Lo intitolerò Bambini di Satana!"

Los: "Cazzo, superbo! Ma come hai fatto a ritrarre così perfettamente i nostri volti? E' impressionante!"

Bestia: "Qui ne ho perso molto, ma, visto il risultato, bisogna dire che ne valeva proprio la pena, no?"

Los: "Sì, sìììììì!"

Los e La Bestia iniziarono ad eccedere in passione, cominciarono a tirarsi il sangue addosso, Los lo tirava alla Bestia, La Bestia lo tirava a Los… i loro volti erano pieni di sangue.

Jack: "Scusate, ma io non ce la faccio proprio…"

Andai in bagno. Sentivo i due Bambini sghignazzare alle mie spalle, lanciandosi sangue e divertendosi.

Tornai nell'ufficio quando avevano smesso di creare, estrassi dal mio zaino un raccoglitore contenente le mie poesie e i miei disegni fatti con lo sperma.

Porsi un foglio nero a Los, chiedendogli se apprezzava anche la mia Arte.

Los: "Cazzo se sei fuori, disegnare con lo sperma!"

Jack: "A me piace così! Voi il sangue ed io il seme. Ci completiamo, no?"

Risate generali. Los andò in pizzeria, io e la Bestia a fare un giro.

 

25/03/1998 Dialogo poetico riportato da Jack.

 

Jack: "Cazzo, tu sei matto! Vai a scrivere a quella là che ti vuole scopare "Mi amo" sulla lettera!"

Bestia: "Eh, sì, perché è quello che sento! E poi sei tu che te la sei scopata, a me non piace nemmeno, cosa pretende, che le scriva "Ti amo"?"

Jack: "Ma guarda che hai fatto benissimo! Comunque ti ricordo che è amica tua, non mia!"

Bestia: "Ma se è la tua amante!"

Jack: "Sono ben altre le mie amanti…"

Bestia ride ironicamente, mi fissa qualche istante e ride con ancora più sarcasmo.

Jack: "O.K. basta con queste cazzate. Ti ho portato le poesie, come mi avevi chiesto."

Bestia: "Fammi vedere, è una vita che mi dici che sei uno scrittore e non mi hai mai fatto leggere un cazzo!"

Jack: "Temo che non ti piaccia quello che ho scritto, poiché si tratta di temi inerenti alla tristezza."

Bestia: "Dammi e taci!"

Jack: "Sì, ma non ti piaceranno…"

16/06/1997 "ISPIRAZIONE"

Con un sorriso lei tace ogni verità.

Ha chiuso dietro di sé la porta della notte.

Lasciandoci soli nel bagliore di un nuovo mattino.

Da quando se ne è andata.

Posso fare solo questo.

Un migliaio di funerali.

Spesi dentro l'armonia di fiori appassiti.

Tombe che si schiudono.

Non restare solo stanotte.

Scappa da tutto.

Scappa da te.

Quando invece troverai te stesso.

Sentirai il peso di esserti perso.

Viaggia, bambina eccitata.

Prendi la mia mano.

Penetra l'orrore.

Al di fuori della carnalità.

Sconvolgimi, abbandonami sulle scale.

Mentre la musica fa ciò che deve.

Mi troverai lì, quando vorrai.

Dietro quella porta hai lasciato la tua innocenza.

La falsa ignoranza.

Hai visto dentro.

Quando sarai a terra, bambina.

Con il volto truccato.

E il sangue colerà a rivoli.

Allora scoprirai il tuo significato.

Di chi sarai il cane stanotte?

Bestia: "Bella, sì, ma non vedo tutta questa disperazione che attribuisci alle tue opere…"

Jack: "Le ho scritte in momenti estremamente difficili. Mi sentivo alienato dalla realtà e non conoscevo ancora bene questa eterna energia che si agita in me e che mi spinge a guardare in alto."

Jack: "Comunque questa poesia si riferisce ad una ragazza che io e il Los abbiamo sconvolto in una notte di follia a casa sua. Tramite un disco veramente allucinante la abbiamo terrorizzata. Le scale sono quelle che ha in casa Los. Lei si sedette accanto a me. Benché avesse paura voleva riascoltarlo all'infinito e pianse tra le mie braccia. Questa situazione eccitò entrambi, ma non successe niente. Era sadismo a livello mentale. Lei il cane fedele. Io il padrone spietato."

Bestia: "Affascinante, ti piace proprio la perversione!"

Jack: "Non esiste la perversione, forse. E' una questione di gusti ed immagine."

Bestia: "Qui ce n'è una intitolata proprio "PERVERSIONE".

Jack: "Leggila, o nobile viandante…"

Bestia: "Vai nobilmente a fanculo!"

4/07/1997 "PERVERSIONE"

All'interno della sala.

Si libra alta la perversione.

Nascosta sotto inutili abiti sfarzosi.

La guardo vincere, con triste rassegnazione.

Fuggendo finchè ho potuto.

Dai pensieri sadici che si rincorrono.

Nell'aria di dicembre.

Un sole sconsolato.

E' tutto ciò che vedo.

In una squallida cella.

Mi nutro del sapore tombale della realtà.

Sperando nell'amore della bambina incantata.

Ho versato lacrime cedute alla notte.

Sul tappeto rosso fuoco.

La malignità di qualche abbraccio.

Inseguito da tacchi avidi di pelle dolorante.

Nei chiodi smarriti dello stupro.

La vedo sorridere, nascondendosi fra le labbra.

Di chi l'ha potuta comprare.

E vendere senza passione.

Rincorre l'aquilone della sopravvivenza.

Ignara della fine che l'attende.

Nella porta più lussuosa.

Seduto fra le ginocchia del peccato.

Osservo il male agire nell'impotenza.

Sconfitto, ancora una volta.

La vita mi offre un'ultima visione.

Due lune s'intersecano, orgasmando.

Una è latte, l'altra sangue.

Io ne bevo il succo.

Bestia: "Che porco sadiano!"

Jack: "C'è molto contrasto fra un verso e l'altro nelle mie poesie, scandito dal punto alla fine di ognuno. Ogni verso per me è unico, vive di linfa e creatività propria. E forse proprio i versi più corti nascondono il senso generale della composizione. Questa è ispirata al romanzo di Sade "Le 120 giornate di Sodoma". Mi ha sempre sconvolto ed affascinato. Leggi "DISTESA".

4/02/1997 "DISTESA"

Vuoto innanzi ai miei occhi.

Enormi distese, verdi e profumate.

Attimi di poesia e di fatalità.

L'universo, pallido e microscopico.

E' qui, ora.

Ciò che vedo preesiste.

Nessuno l'ha creato.

Non c'è dio, qui.

Non c'è l'uomo.

Non c'è mai stato.

Sono vuoto e fiero.

Di avere abbandonato la stupida pienezza.

Rumori distanti, ricordano la morte.

E cancellano la vita, timidamente dipinta.

Sulle crepe di un muro inesistente.

Il canto è follia.

La voce non serve.

Meglio riporla, a migliore occasione.

L'occhio della cattedrale, solenne.

Ci scruta e ci giudica.

Alberi maestosi e invecchiati negli sguardi.

Nient'altro intorno a me.

Nessuno capirà.

La vita come obiettivo.

E' una vecchia nenia, dimenticata.

Da me e dai perdenti.

Nel mio modo di fingere.

Ora trovate la sapienza.

La verità che non volevate seguire.

Ma è tardi, ormai.

Non sarete perdonati.

Solamente confessati.

Udite.

Qualcuno ha forza per gridare.

Tacete.

Chi avrà pazienza di ascoltare?

Correte, lasciatemi danzare.

Assieme a chi è già morto.

Senza avere mai chiesto la vita.

Tremate, scappate.

Non vi salverete…

Qualcuno possedeva la chiave per l'eternità.

L'ho visto gettarla nel lago dei dannati.

Jack: "Vedi, questa raccoglie l'intero senso della mia poetica e della mia vita. Prima la tristezza, la desolazione, poi la rinascita nel demoniaco e il dominio dei miei mezzi conoscitivi. Sono un dannato, vivo l'eternità, non la aspetto."

Bestia: "Eh, sì. Lo so."

Jack: "Il gusto per il demoniaco l'ho espresso meglio in "STREGA".

14/10/1997 "STREGA"

Il Bambino è spaventato.

Stringe, tra le dita innocenti.

Un libro aperto.

Raffigurata, in una pagina.

La strega dallo sguardo affascinante.

Il piccolo eroe fugge.

Dalle sue malie.

Ma già, dentro sé.

Sa che cederà a quel malefico.

Mi chiedete di insegnarvi qualcosa.

Ma come posso, io che devo ancora imparare?

Soffermatevi tutti, o sapienti.

Frenetici dominatori.

Osservate insieme a me.

Nella stanza attigua.

La strega, rivestita di un nero mantello.

Trasparente.

Baciare e rapire.

La mente mia e del bambino.

Bestia: "E poi ci arrestano per pedofilia!"

Jack: "Ah, ah, ah! Io parlavo della tentazione, della bellezza infernale che affascina chiunque. Affascina la nostra parte più vera, il bambino che è in noi. Leggi "ENIGMI", l'ho scritta sotto gli occhi di Los."

11/06/1997 "ENIGMI"

Perché sono qui?

Mi chiamarono essere.

Poi uomo.

Infine Adamo.

Una storia senza fine.

Agonia ripetuta.

Loro vogliono le lacrime che li ringiovaniscano.

Respirare, in un verso eterno.

Ma poi…

La caduta, fragile o violenta.

Tutto è già pronto.

Perché sono qui?

Mi hanno detto cammina, ma non andare.

Ora sono partito.

Ho visto, riflettuti nella pioggia millenaria.

Generazioni, sconfitte, massacri, morti.

E poi enigmi, molti enigmi.

E ancora enigmi, mai risolti.

La soluzione è nell'albero.

Ho colto la mela, nessuna mi ha tentato.

Era la più vecchia, la più marcia.

Conoscevo l'essenza del suo veleno.

L'ho addentata, ne ho bevuto il succo.

Ora, sì.

Il sapore del peccato.

Mi ha purificato.

Lo sguardo nel passato che diventa domani, un po' più crudo.

Mi sono drogato di me stesso.

Soluzione inaccettabile, vero?

Infine una lacrima.

Nera consapevolezza.

La morte nell'essere se stessi.

Jack: "Morte e condanna, il prezzo della ribellione. Proprio per questo non possiamo far tacere la nostra giustizia, noi siamo la legge che si oppone al falso potere. Infine volevo farti leggere "LIBERTA'". Parla di te."

Bestia: "Davvero?"

Jack: "Sì, te l'ho scritta in una lettera quando eri in carcere."

Bestia: "Sì, ricordo vagamente. Piansi leggendola."

Jack: "Mi sorprende. Davvero?"

Bestia: "Sì"

 

 

15/02/1997 "LIBERTA'"

 

E s'alzerà in volo questo nostro canto disperato.

Proiettati verso un inferno multicolore.

Siamo accusati di essere noi stessi.

Ancora una volta.

Scende una lacrima.

Nel lago della coscienza.

Salato e sperduto.

Gli occhi dell'ignoranza.

Sono ciechi ed arrancano.

Per colpirci.

Ma ci unisce la giustizia.

Noi siamo i sapienti.

Lontani e contrari.

Al paradiso marcito nello stupido ingegno.

Un solo nome osiamo seguire.

Non siamo in competizione.

La vita non offre nulla.

Solo riflessione.

E questa è la nostra dannazione.

Ora siamo rinchiusi.

Ma non miseri.

Le nostre menti si espandono.

Distanti dagli altri.

Ci hanno sbarrato le porte dell'innocenza.

Sorridiamo ironici e con occhi vuoti.

Ciò che accade sfugge al nostro controllo.

Combattiamo il crocifisso, perché siamo diversi.

Ci disturbano e ci condannano.

Usciremo dalle vostre prigioni.

Verrà l'Anticristo.

Orgasmo interiore.

Ma la Libertà porta ancora manette ai polsi.

Bestia: "Mi emoziona troppo…Io so di essere l'Anticristo."

Jack: "Sì, lo so anch'io. Quando ti ho visto in gabbia al processo sono stato male per interi giorni, poi ho scritto questa poesia, aspettando il giorno della sentenza.

Io lottavo, anche se non facevo parte del gruppo, sentivo Satana chiamarmi alla sua corte, sapevo di lottare per la giustizia. Era come se fossi rinchiuso anch'io, stavo davvero male. Ma io ero già qui con te."

Bestia: "Grazie, Jack."

Riposi il mio raccoglitore e raggiunsi casa verso le due del mattino. Non c'era altro da aggiungere.

 

26/03/1998 EVOCAZIONE A LUCIFERO

Dialogo riportato da Jack.

Eravamo già nel tempio, era nostra intenzione evocare Lucifero, il Portatore di Luce della Conoscenza, Colui che per essenza rischiara le tenebre dell'ignoranza, l'Angelo caduto agli occhi di dio, l'Angelo eretto nel cuore degli Uomini.

Il suo sigillo era già riposto nella nostra coppa dorata su cui è inciso il numero cabalistico 666. I nostri corpi erano resi ancora più sublimi dalla nera Veste Cerimoniale, le candele brillavano.

Tutto era pronto dunque, mi accingevo a suonare la campana ed evocare Lucifero. Bestia improvvisamente scoppiò in una fragorosa risata, correndo da una parte all'altra del Tempio.

Bestia: "Bula, bula, bula, bula bu!"

Los: "Ma sei fuori?"

Los stava osservando il retro della porta del Tempio, nel quale erano incisi i sigilli di Lucifero e dei diciotto Demoni Re.

Los: "Ma questo non è Lucifero!"

Jack: "Lucifero ha due sigilli, quello è l'altro."

Bestia: "Veramente quello è Belzebub!"

Los: "Ah…"

Bestia: "La sapete l'ultima? Padre Balducci ha dichiarato che la mancanza di valori spinge le persone al Satanismo! Ci stiamo dannando ad esplodere di Arte e Piacere, siamo qua a diffondere i veri valori… Cos'è più squallido, la Gioconda di Leonardo o un esorcismo di Balducci? Uno dei due ha un Valore che penetra il tempo, l'altro lo fa sorridere… "

Risate

Jack: "Ma ha ragione! E' proprio la mancanza di valori morali!"

Bestia: "Per forza…Mancano tutti i valori! Per forza la gente diventa satanista!"

Jack: "Ma chi li vuole avere i valori!"

Bestia: "Ma tu non hai un cazzo!"

Jack: "Ma chi li vuole avere i valori, tanto se li sono presi tutti loro!"

Bestia: "Non rubarmi le battute!"

Jack: "Voglio i valori bollati io! Per mandare le letterine…"

Bestia: "No, ascolta, pezzo di merda…"

Jack: "Ma vaffanculo!"

Bestia: "Va beh… devo salutarti qualcuno? Che so, qualche parente? Il tuo amico moscio… li… come si chiama… Stefano? Oppure il ciccione, come cazz.. si chiama… Giuseppe…Altro tuo amico!

Jack: "Altro tuo amicooo!!!"

Los: "Ci si può scaccolare coi cappucci? Come si fa?"

Bestia: "Ti infili le dita nei fori degli occhi… da li puoi raggiungere il naso… però devi avere il naso come Pinocchio… o come la superteste di cazz… Simonetta… soccia che mare di balle si è inventata… donne lupo… si ma ciao… per fortuna che non ha giurato in tribunale o faceva una strage! Ti immagini… parlando a rallentatore: "Giurooo di dire la verità… solo la verità…" intanto casca l'intonaco dell'aula, si crepano i muri… vengono giù i pezzi di soffitto…"nient'altrooo cheeee la verità…" craschhh cade il crocifisso… si crepa la scritta "giustizia" il giudice che dice: "Zitta per carità!!! Basta!" e lei continua parlando velocissima: "Giuro che quanto dirò corrisponde al veroooooo!!!!!" e il giudice tenendo stretti gli atti con due mani: "NOOOO!!!!!" scoppiano i vetri si apre il pavimento, il quadro dell'Arcangelo Gabriele inizia a piangere sangue… HAHAHAHA Mammaaaaaaa!!!!! Mamma???"

Los: "Urca se sei scemo! HAHAHA!!! Lei che dice: "Giuro di dire la verità…" intanto diventa notte!"

Bestia: "HAHAHA! Tramonta il sole! HAHAHA!!! Lei che si trasforma e cambia voce… la gente che scappa HAHAHA!!! "Giuuurooo che dirò solamente il vero… coooonsapevole di quello che dirò…" le fiamme dei carabinieri che si staccano dal berretto HAHAHA!!!"

Los: "Le lampadine che scoppiano HAHAHA!!! La statua della giustizia che inizia a piangere sangue!!!"

Bestia: "Non c'è la statua della giustizia… c'è il crocifisso… Gesù morto per tutti… e… e… e tutti morti per Gesù!"

Los: "Mitica!!! Come ti vengono?"

Bestia: "Dal cuore!"

Los: "Me lo fai vedere il tuo bel cuore?"

Bestia: "Porco!"

Los: "Che bello che sei… scuoiarti e buttarti nell'acquasantiera!"

Jack: "Che schifo… tutta unta!!! Dai, iniziamo?"

Bestia: "Le richieste…io vorrei chiedere di accrescere la nostra distinzione, favorire lo sviluppo della nostra Arte, emanciparsi nell'arte il più possibile, anzi sempre di più del più possibile… scavalcare gli orizzonti dell'impossibile… è questo che chiedo a Lucifero e poi che finalmente i nostri nemici paghino tutto il male che ci hanno fatto… voi sapete di chi parlo… uno scambio di cortesie tutto sommato, non sia mai detto che il sottoscritto non contraccambi!"

Los: "Sììì! Mi associo con tutto me stesso!"

Bestia: "E voi, avete altre richieste?"

Jack: "Io no."

Los: "Io sono a posto, hai già detto tu cose bellissime…"

Suono la campana per dare inizio al rituale

Jack: "In nome di Satana diamo inizio al rituale!"

Bestia: "HAHAHA!!! Che cazzo fai Los?"

Bestia era a piedi nudi perché quando evoca gli piace sentire il contatto con il suolo… Los gli aveva preso in mano un piede e ci stava giocando…

Los: "Boh… così! Mi è venuto così… cazzo vuoi?

Bestia: "Hm ma si… è giusto così!"

Bestia: "Ma ci pensate che mi ha accusato di avere palazzi, ville, di essere in combutta col Marchese Bevilacqua HAHAHA Magari! Ho una casa dello I.A.C.P. con quattordici milioni di affitto arretrato, fra un po' sarò in mezzo alla strada perché mi sfrattano! HAHAHA!

Los: "Dai… ti sfrattano?"

Bestia: "Non lo so… non lo so… poi non mi interessa nulla uffa! Fanculo anche essere orfani! Fanculo a tutto!

Los: "Oh… bestiaccia… dai al limite ti ospito nella mia cantina!"

Bestia: "Amore mio… ma perché non ti uccidi a colpi di macete autoindotti?"

Los: "Ma questa è un'evocazione o una sega fra amici?"

Jack: "Oh… sembrate dei bimbi di cinque anni! Fate un po' i seri…"

Bestia: "In nome di Satana do inizio al rituale: "Padre nostro che sei nei cieli…" HAHAHA!!!!"

Risate

Calmati Bestia e Los inizio ad evocare, stavolta seriamente, il Portatore di Luce. Gli chiedo di manifestarsi a noi, di darci un segno tangibile della sua presenza. Bestia cambia tonalità di voce e inizia ad evocare anche lui

Bestia: "Sorgi in noi e attorno a noi Lucifero… la Legge ti chiama! Vieni… oh vieni! La Legge ti chiama… la tua Fiamma ti chiama! La fiamma che si erge nella Conoscenza… Conoscenza è il tuo nome, col tuo nome ti chiamiamo… noi apriamo la Porta: "Zazas zazas natasanada zazas!" Entra nel nostro sogno! Entra nel nostro presente! Prendi noi… guarda attraverso i nostri occhi… interagisci con la nostra volontà perché ora la nostra e la tua volontà sono una cosa unica!"

Jack: "Risplendi nella nostra arte"

Bestia: "Oltre il sapere è la Conoscenza! Allarga gli orizzonti che non sono tracciati…traccia l'orizzonte dietro di noi! Perché siamo oltre!

Dopo circa mezz'ora Lucifero comincia a ringhiare dalla bocca della Bestia, terribilmente, da sotto il suo cappuccio le parole fuoriescono con un tono di voce bellissimo e tremendo allo stesso tempo, una voce impossibile da descrivere, una voce che vibrava come un mantra

Lucifero: "Sono l'espressione che sorge fra la melma della schiera dei beati!"

Lucifero: "Non c'è un perché… è tutto così… inutile… questo è il vero!"

Lucifero: "Io mi riprendo la terra, il mare e la luce per esprimerli nelle tenebre"

Lucifero: "Posso guardare, posso danzare al ritmo del mio silenzio"

Lucifero: "Quanto Caos si cela nel silenzio!"

Lucifero: "Non vi è certezza… tutto è così meravigliosamente se stesso… tutto risplende nella perfezione che non è un limite ma un disegno ancora più grande. Io sono oltre!"

Lucifero: "Vieni a scoprire il Grande io ti insegnerò l'Eterno!"

Lucifero: "Io cammino per i boschi, nessuno mi può fermare, è logica…Logica, logica, logica! Tutti percorrono un sentiero, ma sono attaccabili nella loro stupidità. Logica, logica, logica! Trova, trova, trova! La Conoscenza è il lupo dei boschi! Conoscenza sono i suoi occhi che illuminano la notte! Chi vi avrà fatto del male perirà nella grande fiamma, io costruirò il divario fra voi e gli umili, fra voi e chi non osa, voi siete la Legge, Potere unito nel mio nome!"

Raggiungo la massima eccitazione, muovo la mano destra sul membro ritenendo l'orgasmo carico la mia mente come fiamma. Massaggio la testa del Serpente peccatore, poi lo agito, scatenando il massimo della mia energia eiaculando sul sigillo, ricoprendolo.

Jack: "Con questo seme io ti mantengo in vita per il tempo ed oltre il tempo, Lucifero."

Proseguo l'evocazione, mentre odo i sospiri di Los che sta per venire, lo vedo concentrato nel suo orgasmo, prima mentale poi seminale. Lucifero prosegue nel suo dialogo, ma in una lingua a noi incomprensibile. Sembra non riuscire a calmarsi, è molto adirato con i nostri nemici, ci assicura di fare giustizia, perché noi siamo la Spada che decapiterà il mondo dallo squallore!

Lucifero lentamente cessa il suo dialogo, Bestia ritorna in sé e, anche se mezzo frastornato, concentra nella mente le sua carica sessuale. Viene anche lui sul sigillo, il sigillo di Lucifero tracciato con il nostro sangue e caricato con il nostro seme! Quale delizia!

.

 

 

 

 


Star (Foto Bambini di Satana 1995)

 

 

 

02/03/1998 Dialoghi riportati dalla Bestia

Ore 19.30 Avevo appena appreso che la sentenza di assoluzione al processo contro il nostro gruppo era stata depositata, trascritta in settecento pagine. La motivazione: assolti in formula piena perché il fatto non sussiste, non vi è alcuna prova, la superteste è inattendibile. Aspettai le 23.30 per uscire dall'ufficio ed andare a prendere il giornale. L'ascensore si chiuse alle mie spalle, percorsi alcuni metri e spalancai il portone di vetro dello stabile con la mia solita delicatezza. Mi ritrovai in uno scenario da fantascienza… una quindicina di macchine della polizia, vigili del fuoco, bidoni della spazzatura in fiamme, agenti con l'elmetto… un fumo maleodorante che invadeva tutto l'isolato… io volevo solo comprare il giornale! Iniziai la mia passeggiata nel paesaggio post guerra nucleare che mi si parava davanti, gli occhi in lacrime per il denso fumo, per vincere un po' il disagio nel trovarmi in quella situazione e per avere un po' di compagnia nell'agghiacciante tragitto che separa l'ufficio dalla libreria/giornaleria aperta per turno notturno telefonai a Los

Los: "Pronto?"

Bestia: "Oh… sono in via Marconi… qua par d'essere nel 15-18! La guerra!"

Los: "Cazzo sono quelle sirene in sottofondo?"

Bestia: "Oh… quelle? Polizia, carabinieri, D.I.G.O.S. guardia di finanza, vigili del fuoco, vigili urbani, scegli tu… ci son tutti! Mi sono fatto una cultura di sirene da far paura! Sirene normali, intermittenti, bitonali…"

Los: "Ma cazzo è successo?"

Bestia. "Non lo so… c'è un gran fumo… bidoni della spazzatura che bruciano… gente che scappa…"

Appresi da un passante che in giro c'erano alcuni autonomi…

Bestia: "Ci sono gli autonomi… dicono!"

Los: "Ah! Ho capito… si… si… stanno ricordando il loro amico morto in questi giorni!"

Bestia: "Alla faccia! Bella considerazione che hanno del loro amico!"

Los: "Perché?"

Bestia: "Ma scusa… se io morissi tu mi ricorderesti bruciando un bidone della spazzatura?"

Los: "In effetti… ma senti che casino! Non hai paura?"

Bestia: "Paura io?… si molta! Vieni in edicola con me?"

Los: "Vorrei venire ma domattina devo alzarmi presto… sono stanco… stai attento!"

Bestia: "Tranquillo!"

Los: "Trent'anni!"

Bestia: "HAHAHA! Ho il panico!"

Los: "C'è molto casino?"

Bestia: "La guerra civile formato quartiere… quasi quasi do fuoco alla chiesa qua all'incrocio… tanto danno la colpa agli autonomi!"

Los: "Staranno facendo arte! Oh io vengo in ufficio domani pomeriggio… ci si vide e stai attento!"

Bestia: "Sono armato… ho l'accendino con me! HAHAHA!"

Si avvicinò un agente, calzava un elmetto con visiera che gli copriva il volto… praticamente un caschetto anti botte, in mano aveva uno sfollagente da far invidia a cicciolina ed anche a me se fossi passivo… l'uomo era piccolo, grasso ed imbottito… da sotto due enormi baffoni formato ferroviere mi rivolse la parola

Agente: "Ohuè ragazzo! Che stai li con quel telefonino? Vai via che ci sono in giro dei malintenzionati!"

Bestia: "Ah… pensavo che fosse lei!"

Agente: "Cosa?"

Bestia: "No… la vedevo un po' astronauta… così sa… ho l'ufficio qua… pensavo di conoscerla… beh, buon lavoro stia tranquillo… trent'anni!"

Agente: "No non mi conosci io non sono della zona"

Bestia: "Si l'avevo intuito… beh grazie…"

Agente: "Scappa via che non ti facciano del male… anche lei signora… via… via!"

Arrivai all'edicola verso la mezzanotte… mi feci una cultura di libri, riviste, fumetti… ore 1.45 arrivò "La Repubblica". Acquistai il quotidiano e diedi un'occhiata alla cronaca… c'era la notizia del deposito della sentenza e c'era la foto della copertina del nostro giornale "Kaffeina" l'articolo commentava che l'instancabile Bestia torna con un nuovo giornale… con foto a colori, filosofia, arte, occultismo, satira, tutto per trasmettere un'ideale che è Arte, passione e nobiltà, per infrangere il velo che esiste fra società e satanismo, io ero ritratto in una foto presa da "Kaffeina" dov'ero vestito da giudice… nell'articolo apparivano anche i nomi di Los e Jack. L'articolo era stupendo, sincero…

La Repubblica "Superteste inattendibile, ecco perché i Satanisti sono stati assolti… mettetevi nei panni di un gruppo di satanisti e immaginate di essere alla ricerca di un luogo dove officiare un rito, addirittura un sacrificio sessuale su un bambino piccolissimo. Per raggiungere il luogo della messa nera sareste disposti a salire in otto sullo stesso furgoncino, con tutto l'apparato per la cerimonia, bara e cadavere compresi? E se foste disposti a farlo, percorrereste le strade provinciali in un bel pomeriggio d'agosto? Per i giudici che hanno scritto le motivazioni della sentenza che nel giugno scorso ha mandato assolto il clan dei Bambini di Satana imputati a vario titolo di violenza sessuale su minori, vilipendio di cadavere e altre amenità del genere questo racconto fatto dalla superteste Simonetta è "una performance degna del Guinness dei primati"… Eppure è per queste dichiarazioni che il pubblico ministero (omissis) chiese ed ottenne a suo tempo lunghe misure di custodia per Dimitri e i suoi amici…"

Ero troppo felice, un po' di giustizia finalmente! Poi c'era la nostra rivista Kaffeina… il nome di Los e di Jack… ero contento ed eccitato, così chiamai Los

Los: "Pronto?"

Bestia: "Dormivi?"

Los: "Noooo! Stavo imbiancando la cucina… cazzo si dormivo!"

Bestia: "Sei su Repubblica… c'è la foto di Kaffeina, il tuo nome… un elogio! Non abbiamo scritto, lavorato invano! Arte! Cavolo! Arte!"

Los: "Ma dai… davvero?"

Bestia: "Siii! C'è la mia foto quando faccio il Dottor Lessi… Lessi è uguale per tutti… parla di nonna Jole, la nera nonna delle tenebre… wow!"

Los: "Cazzo ma sono le due passate!"

Bestia: "Non è colpa mia se sono le due passate! Mica le faccio io!"

Los: "Ma tu sei fuori! Dai ci vediamo domani in ufficio!"

Bestia: "Sei incazzato?"

Los: "No… figurati! È per mia madre che schizza… sai sono le due…"

Bestia: "Si scusa… ho fatto una pirlata… mi dispiace!"

Los: "Ma va la! Tranquillo!"

Bestia e Los: "Trent'anni!"

03/03/1998 EVOCAZIONE A ZEPAR (Riportata da Jack.)

Volevo assolutamente unire anche il mio sangue a quello di Bestia e Los per tracciare il sigillo di Zepar. I due Bambini amavano profondamente lo splendore del rosso liquido vitale. Per loro è sempre stato sinonimo e simbolo di passione e creatività. Erano soliti bucarsi la pelle dell'indice destro per creare opere d'Arte, facendo zampillare il loro sangue subito riversato in bianchi fogli di pergamena prontamente plastificati al termine della configurazione. Vera Arte satanista! Amavano bersi il sangue l'uno dell'altro: Bambini Vampiri assetati di sangue Nobile Ciò che scorre ed immortala il fascino per il demoniaco!

Così mi avvicinai a Los, intento a ricercare il sigillo del Demone su un antico libro di Alta Magia pratica.

Jack: "Los, bucami!"

Los: "Ma sei impazzito? Tu detesti la visione del sangue…Ti dà nausea."

Jack: "Ho un solo desiderio in questo momento, che tu mi tagli e mi mostri l'aspetto del mio sangue…Nel nome di Zepar che siamo prossimi ad evocare!"

Los mi buca, il sangue fatica inizialmente ad uscire, ma poi emerge alla mia pressione del dito. Los comincia a tracciare il sigillo, mentre Bestia si accosta a noi e con voce infantile ci ammonisce.

Bestia: "Anch'io…anch'io sangue!"

Mi scosto dalla scrivania di Los ed asciugo il mio piccolo taglio.

Bestia e Los continuano e concludono la riproduzione, mentre io mi dedico alla preparazione del Tempio. Tutto è pronto quando entriamo e serriamo la porta.

Bestia e Los si siedono nei pressi dell'altare, io mi colloco dietro, prossimo a suonare la campana, il cui rintocco feconda l'universo con la nostra Volontà.

Bestia: "Bulacciuga! Io registro…Bula divampa, accidia acciuga!"

Jack: "Dai, le richieste."

Bestia: "Chiediamogli di custodire il Tempio, affinché nessuno possa entrare senza di noi.."

Jack: "Questo è chiaro, poi?"

Bestia: "Volere sempre di più, chiedere sempre di più, adesso che siamo in un periodo così particolare, ora che stiamo divulgando con nuovo vigore il nostro ideale, stiamo prendendo più forza…Tu che cosa volevi?"

Jack: "Accrescere la nostra unione."

Bestia: "Questo dipende anche da te, devi volerlo!"

Jack: "Io lo voglio!"

Bestia: "Secondo me tu dovresti fare un salto di qualità, ma questo è un vecchio discorso."

Jack: "E poi?"

Bestia: "…Che se chiamo Los Alle due di notte non si incazzi…"

Los ride.

Los: "E' solo per mia madre!"

Los: "Se abitassi da solo non me ne fregherebbe un cazzo…"

Bestia: "Non è vero! L'ho fatto apposta! Siii!!! No, scherzo… ero contento… cazzo vuoi?"

Jack: "Allora?"

Bestia: "Allora…in piedi entra la corta! Mi sento rossa agitata ah agitata ah…Bula bula bu!"

Los: "Dai, smettila Bestia! HAHAHA!"

Jack: "Io vorrei chiedere a Zepar un aiuto per essere promosso…"

Bestia: "E lo chiedi proprio a Zepar? Andiamo bene!"

Jack: "Si, vi sembrerà strano ma per me è importante"

Bestia: "Ma neanche il Demonio in persona riuscirebbe ad evitarti la bocciatura!"

Los: "HAHAHA!!!"

Jack: "Allora, per la promozione?… O.K. non c'è speranza"

Los: "Dai Jack, suona 'sta campana!"

La suono: l'unione dell'uno e del due: il tre che a sua volta è l'uno.

Jack: "Nel nome di Satana diamo inizio all'evocazione."

Bestia: "Noi ti chiamiamo per custodire, Zepar! L'Abisso nell'Abisso ti chiama!"

Jack: "Vieni Zepar!"

Bestia: "Il persempre che non ha età ti chiama, Zepar!"

Bestia: "Cresci e guarda coi nostri occhi, Zepar!"

Jack: "Noi ti apriamo le porte!"

Los: "Zazas zazas natasanada zazas!"

Bestia: "L'inno delle tenebre ti chiama, Zepar! Il marchio di Satana nel mondo ti chiama, Zepar! Vieni, oh vieni!"

Bestia: "Terra, acqua, fuoco, aria ti chiamano, Zepar!"

Bestia: "Lo splendore che ci anima ti chiama, il sangue che scorre in noi ti chiama, Zepar! Vieni adesso tu che sei il sempre! Vieni… vieni… vieni"

Mi siedo, eccitandomi per il contatto che sento stare per avere con Zepar. Il serpente si erge, sguscia fuori dalla tana, insidioso ed affascinante. Le mani lo stimolano incessantemente, nella stanza vibra una presenza: Zepar. Lo invito a danzare e bruciare assieme a noi attorno e dentro la fiamma della Conoscenza.

Bestia comincia ad agitarsi, il suo respiro è pesantemente affannato, la sua voce modifica progressivamente.

Il mio sguardo ricade sui due grandi specchi posti uno contro l'altro per rappresentare l'infinito, la fiamma della candela messa in mezzo a questi si moltiplicava a perdita d'occhio, dava l'impressione di essere un'autostrada senza limiti, la potevo vedere a destra e a sinistra.. E' li che il Demone sembra apparire alle spalle di Bestia, imponente, eretto, contemplativo. Una figura sfuggente, un guizzo di luce, un attimo solo… lo vedo vibrare e passare nel corpo della Bestia che inizia a ringhiare degno del suo nome, cambiando totalmente voce… suoni escono dalla sua bocca… sento un brivido

.

Zepar: "Divorare, divorare, divorare come fiori in un albero"

Zepar: "Conosco tutti i guardiani custodi di segreti impossibili"

Zepar: E i morti tornano ad essere Dei!"

Varie frasi in un linguaggio sconosciuto

Zepar: "Il grido dell'universo dalla vostra bocca!"

Zepar: "Mia è la Conoscenza. Conoscenza è il mio nome!"

Zepar: "Da me proviene la sapienza in tutte le sue svariate forme!"

Zepar: "Io sono il signore delle forme, il padrone di ogni cosa che ha una forma!"

Zepar: "Io ho fatto la sfera, io il cristallo, io il diadema! In me risiede ogni forma e ogni forma io posso assumere!"

Ancora espressioni di linguaggio sconosciuto

Zepar: "Dal punto alla linea infinita io esprimo! In me risiede la spina, in me risiede la rosa! In me risiede il seme generatore di ogni espressione del Caos!"

Zepar: "Baigor… Baigor… Baigor"

Non conosco questo nome

Zepar: "Da me provengono peste, cancro, vaiolo, epilessia, diabete! Da me sorgono strutture consapevoli dell'inconsapevole! Da me viene la logica del cancro ed il mistero di come si propaga! La cellula impazzita procreatrice di se stessa! A me il guerriero si inchina ed il potente chiede il permesso per passare! Sono il guardiano supremo di ciò che è celato in voi!"

Zepar: "Chi osa avvicinarsi verrà da me attaccato! Chi osa avvicinarsi verrà da me attaccato con malattie ancora misteriose!"

Zepar: "Da me viene la distruzione… quale cosa sublime è la distruzione! È l'unica cosa che non si può distruggere!"

Frasi incomprensibili, ruggiti

Zepar: "Sempre di più… vita, non vita… vita, non vita!"

Zepar: "L'unica cosa che non sottostà all'antidoto è mia!"

Zepar: "A me obbediscono i serpenti e gli animali immondi agli occhi del profano"

Zepar: "A me! A me! A me! Sono la punta del centro cui ruota attorno il compasso!"

Zepar: "Chi osa avvicinarsi verrà da me divorato… questa è la legge che pongo come sigillo in questo luogo!"

Zepar: "E nel luogo del vostro corpo!"

Zepar: "Omnia… omnia… omnia!!!"

Zepar: "Ogni Arte ha il suo guardiano… sono il guardiano di tutti i guardiani!"

Zepar: "Io sono il Mistero mai scoperto perché Vero!"

Zepar: "Noi siamo l'eterno sogno che mai sognò!"

Zepar: "Bevi dalla mia coppa e rimani affascinato… dal mio immenso potere che è tre volte uno!"

Zepar: "Io possiedo i diamanti, la bellezza della luce tenebrosa! Chi osa avvicinarsi a voi verrà da me dilaniato poiché io sono cresciuto in voi!"

Zepar: "E sono Pazzo perché solo i pazzi mettono forme e confini all'eterno!"

Zepar: " La realtà non è forse follia? E la follia non è forse realtà?"

Zepar: "Chi osa avvicinarsi verrà da me divorato e dilaniato dai miei artigli!"

Zepar: "Lebbra, cancro, epilessia, vaiolo, tumore provengono dalla mia Arte… legge mia!"

Zepar: "Tracciate, costruite, create! Ogni volta, ogni volta, ogni volta! Io sono la luce della Spada!"

Zepar: "Io sono l'unico guardiano dei tanti e i tanti in uno!"

Zepar: "Io sono la guardia tremenda e la guida sublime!"

Zepar: "Los… danza su quella che temi e sarai te stesso reso Arte! Los danza su quello che temi e sarai te stesso reso Arte! La Spada è la forza della tua mente che guarda le mani che creano! Ricordalo!"

Zepar: "Los… attorno alla Spada ruota l'infinito!"

Zepar: "Fai ruotare la Spada per modificare il sogno, alzala per proclamare la Legge e abbattere l'ostacolo! Falla scintillare per bruciare il misero!"

Zepar: "Chiamatemi quando la porta è chiusa ed io vi farò passare! Chiamatemi tracciando il mio sigillo e scrivendo il mio numero perché questo è trecentotrenta e tre… chiamatemi quando troverete la porta chiusa ed io aprirò il varco nel nome di ciò per cui cammino ancora sulla terra: Satana… l'Antico passo!"

Zepar: "Sono il figlio del Serpente creatore la guardia tremenda a custodia di ogni cosa che si erge!"

Zepar: "E sono il sibilo di ogni Serpente!"

Zepar: "La mania (?) della gente che vi sfugge! Ma loro non sono di questo mondo… voi si!"

Zepar: "L'essenza di chi appartiene al mondo ed emana (omissis) loro vi sfuggono… sapete perché? Io so perché vi guardano… sentono dentro di voi la vera natura… per questo vi temono… per questo fuggono: la realtà è terrore per chi non appartiene al mondo!"

Zepar: "Nessun potere può schernirsi del Potere!"

Zepar: "Ogni colore è meraviglioso nel respingere se stesso… catturando tutti gli altri!"

Zepar: "Per avere il dono della notizia uccidono il cancro della materia… ecco perché gli sfugge fra le mani!"

La mia eccitazione raggiunge l'apice, eiaculo con pochissimo seme, appena giusto per caricare il sigillo.

Jack: "Con questo seme io ti mantengo in vita per il tempo ed oltre il tempo!"

Los eiacula immediatamente dopo me, poi si alza e si avvicina all'altare, giocando con le candele. Io mi sdraio dietro l'altare, semi incosciente. Scorgo migliaia di luci ed un immenso orizzonte aprirsi per me, dentro di me. Bestia ritorna in se dopo un po' di tempo, benché sconvolto… aspetta un po' di tempo e carica il suo orgasmo che scatena prima a livello mentale poi a livello sessuale bagnando il sigillo. .

Bestia: "Bulacciuga!"

Suono la campana. Bestia dopo aver afferrato la mia mano riesce a rialzarsi.

 

06/04/1998 Dialogo riportato dalla Bestia

Era apparsa due giorni fa la notizia che il P.M. voleva andare in appello contro la nostra assoluzione, solo due giorni dopo il deposito della sentenza. Bel record leggersi settecento pagine in due giorni e decidere di appellarsi, a meno che l'intenzione era stata sempre quella, col bene che ci vuole! Questa sera alla sala conferenze del Link di Bologna si sarebbe tenuto un dibattito appunto sul comportamento del P.M. il quale, ritenendosi offeso dal contenuto del libro scritto da Luther Blissett ed edito da Castelvecchi "Lasciate che i bimbi. Pedofilia un pretesto per la caccia alle streghe" aveva querelato quest'ultimo assieme agli intestatari della Cybercore ditta fornitrice d'informazioni sulla rete Internet per avere ospitato siti nei quali era presente la versione elettronica dell'opera di Blissett.

Io, Los e Jack eravamo sul posto attorno alle 21.30, erano presenti alcuni esponenti di Luther rigorosamente vestiti in giacca e cravatta modello agenti segreti, i miei avvocati e circa un centinaio di persone oltre ai soggetti denunciati ovviamente.

Avv. Bellogi: "Ciao Marco! Sei in forma vedo… anche se sei piccolo quindi non puoi parlare stasera!"

Bestia: "Invece parlo… poi ho anche cose grosse anche se sono piccolo!"

Avv. Bellogi: "Ehhhh!! Subito lui cade nel banale!"

Bestia: "Ma no… sei tu che pensi sempre male… io ho solo affermato di avere cose grosse!"

Avv. Bellogi: "Ma… mi era sembrato d'intuire dal taglio del tuo discorso…"

Bestia: "Appunto… la cosa grossa serve per il taglio!"

Avv. Bellogi: "HAHAHA!"

Avv. Mei: "Ciaooo Marco! Come va?"

Bestia: "Un inferno!"

Avv. Mei: "Ti vedo bene, sei in forma… come stanno i tuoi animaletti?"

Bestia: "Oh… il Gas sta bene, poi ho ripreso la tarantola e l'iguana… anche uno scorpione!"

Avv. Mei: "Uno scorpione? Quello è nuovo! Adesso hai anche lo scorpione… dovrai farci i riti come con la tarantola… ti ricordi che Simonetta aveva detto al processo che tu e i tuoi amici mettevate la tarantola sul corpo nudo di una persona perché il suo morso era afrodisiaco?"

Bestia: "Si… ho riso anche se ero dietro le sbarre… il morso della tarantola afrodisiaco… magari ti ecciterai all'ospedale!"

Avv. Mei: "Adesso dovrai fare i riti dello scorpione!"

Bestia: "Li sto preparando! HAHAHA! Sai che beccotti! Rito propiziatorio del non ritorno… nel senso che quando ti pizzica crepi.. ma tra il pizzicotto e il decesso tiri tante di quelle madonne che il morso non può che ritenersi afrodisiaco!"

Avv. Mei: "AHAHA! Andiamo che stanno iniziando"

Inizia dibattito

Luther: "I fatti li conoscete e li riassumo: la Signora (omissis) si ritiene offesa da alcune pagine del libro che abbiamo scritto… Lasciate che i bimbi. Pedofilia un pretesto per la caccia alle streghe. È vero che il libro usa in se un linguaggio spudorato, ma cosa riporta nei confronti della signora che non sia vero? Che lei si ritenga offesa è un fatto ancora da dimostrare, che Dimitri e gli altri siano stati distrutti psichicamente, materialmente, economicamente è un fatto certo. Quello che accade oggi è un fatto molto grave e senza precedenti, un affronto alla libertà d'opinione e d'espressione, se teniamo presente che per la prima volta si vogliono distruggere o meglio cancellare delle pagine della rete Internet, un bene che ha diffusione planetaria a disposizione di chiunque! Quanti utenti trafficheranno in quelle pagine? Migliaia al giorno… abbiamo fatto un libro no copyright appunto perchè, come torniamo a ribadire la signora ha tenuto in carcere degli innocenti rovinandogli per sempre la vita, li ha tenuti in carcere sapendo che erano innocenti! I Bambini di Satana sono stati carcerati e diffamati senza avere commesso nulla... senza che la signora avesse in mano un qualsiasi straccio di prova..."

Luther si dilunga in dettagli poi passa la parola a uno dei responsabili della Cybercore. Il diapason del discorso è sempre lo stesso: libertà di espressione e di opinione… libertà nel dire ciò che effettivamente è. Prendo la parola, quasi la rubo…

Bestia: "Buonasera a tutti, sono Marco Dimitri Presidente dei Bambini di Satana… di essere un Satanista già lo sapevo, d'essere un pedofilo, stupratore, assassino l'ho imparato leggendo il giornale"

Risate

Bestia: "Ho un piccolo esempio qua in mano… un'articolo del "Resto del Carlino" che afferma con certezza visto che non si è espresso al condizionale… afferma che nel mio gruppo vi erano iscritti bambini di dodici anni… iscritti con tanto di patto di sangue! Afferma che io facevo volantinaggio davanti alle scuole medie… adesso io prenderei il giornalista che l'ha scritto cioè quel coglione di Roberto Canditi spasimante della "Signora" e gli chiederei dove ha preso questo tipo d'informazioni… le ha inventate? O gliele ha dette la Signora? Mi dispiace che Canditi non sia presente… perché volevo proprio chiederglielo… volevo le prove… le schede d'iscrizione dei bambini… i nomi e i cognomi… vorrei far fare l'esame del D.N.A. sul sangue che c'è nei patti… per vedere se uno che sia uno dei patti che sono stati sequestrati sia stato firmato da bambini di dodici anni… poi venendo a Internet… mi dispiace di non avere un computerino, un modem per accedere in rete… vedere il Web… ma cercherò di parlare in maniera più semplicistica affinchè anche i profani della telematica possano capirmi… se sul motore di ricerca digitiamo la parola (nome del P.M.) cosa viene fuori? Che ha la voce gracchiante? Che è la Di Pietro delle messe nere? O cosa? Ma proviamo a Digitare il mio nome, Marco Dimitri… cosa si legge? Stupratore, assassino, psicopatico, pedofilo…. In tre lingue anzi pure in spagnolo l'ho trovato… cosa dovrei chiedere allora? Pure io mi devo appellare alla legge cui si è appellata la Signora?"

Applausi

Vedevo realizzarsi un sogno… perché ho effettivamente sofferto tantissimo, un anno in una cella è orribile, se poi aggiungo anche che sono orfano e quindi senza nessuno che mi venisse a trovare per fare due chiacchiere… tutto per l'esibizionismo stampa di quel P.M. e del suo goffo tentativo di gettare fumo negli occhi della gente per illuderla… ma la gente non è più quella di una volta, ancora ha gli occhi arrossati dai fumi dell'incenso, dai fumi dei roghi di ieri di oggi… ancora ha le orecchie piene di salmi, le ginocchia dolenti e la mente che chiede: "Perché?". No, non si può riempire di frottole coppe già stracolme… l'unica garanzia che rimane risiede nella nostra natura e nella nostra arte.

Avv. Bellogi: "Preciso immediatamente che non sono qui per parlare del processo, considerato che vi è una sentenza che attesta che il fatto non sussiste, ben diverso da non aver commesso il fatto. Questi stupri, questi omicidi, questi orrori non sono mai accaduti.

Ma, sono qui questa sera perché anch'io mi sento ferito non tanto dall'innominabile signora, bensì dall'intero sistema. Questa signora della quale tutto si è detto agisce così perché il sistema glielo consente. Perché i mass media si sono sempre schierati dalla parte dell'accusa, non vi è mai stata parità tra accusa e difesa durante il processo. Dimitri ha rilasciato un'intervista per "La Repubblica" in cui dichiarava di sentirsi sequestrato e non carcerato. La signora, nel corso della prima udienza, ha protestato riguardo l'intervista, dicendo che Dimitri non ha il diritto di rilasciare interviste, in quanto a suo saggio giudizio, sarebbe "peggio di un terrorista libico".

Degli avvocati della difesa è stato scritto che uno in particolare ha un aspetto satanico, e per questo sono un po' satanisti come i loro assistiti.

Bestia rivolto a Los: "HAHAHA è Bellogi.. è lui che ha l'aspetto da demone…"

Avv. Bellogi: "Be', come potete voi stessi vedere io ho un aspetto satanico, ne sono contento! Anche se in questa occasione non ho la toga, porto i capelli lunghi e la barba folta e bianca…"

risate del pubblico

Avv. Bellogi: " Io ricordo quando Marco, al termine di ogni udienza, mi si avvicinava e mi chiedeva: "Bellogi, Come sta andando?" io gli rispondevo: "Bene!" cos'altro potevo dirgli? Il problema, il vero problema è che la giustizia sta morendo, giorno per giorno. I miei capelli e la mia barba bianca lo testimoniano, io ho visto sgretolarsi tra le mani dei cittadini della Repubblica Italiana la giustizia, giorno per giorno, inchiesta dopo inchiesta, ora dopo ora. Ed anch'io mi sento in pericolo, anch'io probabilmente finirò in manette, come tutti coloro che oggi in Italia difendono la giustizia e l'innocenza. Anch'io, nonostante il mio mestiere, il mio ruolo, rischio di cadere nelle grinfie della corruzione. Anch'io sono nell'occhio del ciclone per avere detto la verità. E allora, quanti saremo in questa sala? Cento, duecento? Troppo pochi, ognuno di voi ha il compito di riferire ad altri che insieme dobbiamo riprenderci la giustizia. Ciò che ci appartiene. Anche se ormai tutti considerano colpevole una persona che viene indagata. Perché tutti ragionano così: "Se è indagato significa che è colpevole, poi magari esce perché gli avvocati sono bravi!" Questo dobbiamo combattere, tutti insieme, quotidianamente, in nome della Verità! Noi siamo l'ultimo ostacolo alle manette, io non mi sono vergognato di difendere i Bambini di Satana! Non mi sono mai vergognato! Ne sono fiero! Vedete… i roghi una volta duravano cinque minuti, quello di Dimitri dura tutta la vita…"

L'avvocato Bellogi cessa di parlare, salutato da un incessante scroscio di applausi.

L'ultima frase aveva toccato la mia sensibilità… ho trattenuto a stento qualche lacrima… perché mi rendevo conto che era vero, io ero marchiato per sempre…

A questo punto è Jack a prendere la parola.

Jack: "Io vorrei fare un intervento come direttore dei Bambini di Satana, ribadendo che questo gruppo è un'associazione culturale seria, senza fini di lucro che divulga ideali nobili e veri. Come Bambino di Satana e come cittadino della Repubblica Italiana. Mi sento profondamente indignato e ferito in quanto questa signora che tutti conosciamo di fama vorrebbe guadagnare sulla nostra pelle oltre quattrocento milioni ed io mi oppongo a questo. Mi oppongo in quanto considero un'autentica infamia volere speculare sul dolore dei miei amici, innocenti che sono stati reclusi per un anno nel carcere di Bologna per ciò che non è mai avvenuto. Mi oppongo fermamente a questa mostruosa ingiustizia, perché credo moltissimo nella Libertà di parola ed opinione.

Penso che ognuno di noi sia abbastanza evoluto culturalmente e mentalmente per decidere autonomamente se visitare o meno un sito Internet, se leggere o no il libro di Blissett, altrimenti non vi è progresso, ma regresso. Penoso e nauseante regresso. Noi non facciamo del male a nessuno, in quanto non è nelle nostre intenzioni e non segue i nostri principii. Noi conduciamo una battaglia in nome delle nostre passioni, nel nome di Satana e di noi stessi. Per fare questo non è necessario profanare le tombe, stuprare minori o compiere atti delinquenziali propri della microcriminalità. Noi ci dissociamo da forme di Satanismo cristiano o acido, perché noi siamo il vero, l'unico volto del Satanismo. Non ha senso inginocchiarsi di fronte a Colui che si erge, la nostra filosofia consiste nell'erezione nella Conoscenza. Non venerare Satana, ma essere Satana, l'Avversario della genuflessione, dell'ipocrisia, della monotonia, di tutto ciò che non è vita. Prendere coscienza di Se stessi. Riscoprire e proclamare l'Antico, la Divinità interna all'Uomo e la Donna che danza nel Caos dei sensi e della materia. Ci hanno colpito perché diciamo la Verità! Perché la Verità fa paura, perché la Verità è paura per chi la subisce e non la diffonde. Colpiscono noi perché Noi siamo! Perché noi facciamo lo spettacolo e loro assistono.

A volte ho l'impressione che l'Italia sia ormai divenuta una colonia di Città del Vaticano. Un'Italia violentata nella propria cultura, nella propria ricerca della Verità. Un'Italia in cui un magistrato osa chiedere la distruzione, il rogo dell'informazione! Queste sono pratiche che gradirei lasciare alla memoria storica. Hitler ordinò il rogo per i libri…"

applausi

.

Jack: "Grazie. Io sono pronto a lottare, ho intenzione di continuare a farlo per ciò che sento e non posso cedere all'orrore etico religioso. Noi continueremo, come Uomini, come Donne, come Satanisti, come Noi stessi. Sempre e comunque. Grazie."

Jack ritorna a sedersi accanto a Los

Jack: "Che fatica parlare in pubblico! Sono sconvolto."

Los: "Ma dai, sei andato bene…"

Jack: "Ora devo andare."

Los e Bestia, scocciati: "Va beh, Bula bu"

Jack: "Bula bus divampa."

Bestia: "Mah… spero ce la faccia… lo vedo un po' incristianito!"

Los: "Si… parla ma… bisogna anche sbattersi"

Bestia: "Ci sbattiamo noi… poi quando si renderà conto di cosa consiste un'Opera, forse cambierà… "

Avevo seduta accanto a me una tipa di circa quarant'anni o forse venti… troppo rovinata per intuirne l'età, era sbronza come un alpino, fumava da far paura, una sigaretta dietro l'altra, parlava da sola e ogni tanto si alzava per poi tornare con un bicchiere colmo di qualche alcolico drink che rovesciava metà sul pavimento e metà dentro la bocca. La tizia parlava da sola e mi aveva appoggiato una mano sui jeans

Bestia: "Paura! Paura! Ho molta paura!"

Los: "HAHAHA!"

Luther riprese a parlare

Luther: "Vorrei proporre di aiutare Dimitri per pagare le spese legali e processuali, perché non dedichiamo un paio di sere a questo scopo? L'incasso sarà utilizzato per ammortizzare le spese legali…"

Bestia: "No… no… no, devo rifiutare questo, naturalmente mettetevi d'accordo coi miei legali, io sono orfano e non ho la possibilità di avere un appoggio familiare per cui non ho potuto permettermi di pagarli… io non voglio che girino dei soldi per gli errori commessi dalla signora… per me non voglio nulla, se gli avvocati hanno spese mettetevi d'accordo con loro…"

Porsi un comunicato scritto da me a Luther che iniziò a leggere ad alta voce

Cittadino

Coi tuoi soldi, coi soldi del tuo lavoro, stai collaborando a sostenere una persona che oggi occupa un posto di lavoro in un Palazzo di Giustizia. Questa persona ha in mano un'arma tremenda che dovrebbe essere beneficio di tutti, a salvaguardia della libertà e dei diritti di ogni cittadino: la Legge. L'arma a cui ci si rivolge quando si esige un diritto, quando ci si sente feriti. Noi vogliamo una giustizia che sia pulita ed imparziale, una giustizia evoluta. Non tolleriamo discriminazioni di alcun genere, di razza, di ceti, di religione. Come ti sentiresti tu se fossi strappato all'affetto dei tuoi amici, dei tuoi cari, se fossi sbattuto in un carcere senza nulla avere commesso, picchiato e umiliato. Come ti sentiresti tu se un giorno ti portassero via e ti isolassero in una cella senza una prova alcuna ma solo perché il tuo parere è dissimile da quello della maggioranza? Come ti sentiresti tu se venissi deriso dalla stampa, se una persona che rappresenta la giustizia creasse attorno a te accuse su accuse, le più demenziali, dallo stupro al sacrificio umano senza avere una prova in mano, una prova che sia una? Come ti sentiresti tu vedendo la tua vita andare a pezzi, le tue passioni sfumare? Cosa proveresti se, vinto dallo sconforto ti tagliassi le vene in carcere e venissi deriso sul giornale per il tuo gesto? Come ti sentiresti tu se un magistrato col prezzo del tuo dolore si mostrasse sui giornali infamandoti con gli appellativi più osceni, colpevolizzandoti con accuse agghiaccianti e inverosimili senza che queste siano supportate da uno straccio di prova? E come ti sei sentito quando questo qualcuno ti ha preso in giro? Si perché tutti i mass media hanno diffuso informazioni di accuse e fatti completamente inventati, stimolandoti all'acquisto di giornali per accingere un'informazione. La storia è piena di sangue, sangue di chi ha lottato ed è morto massacrato solo perché tu oggi possa avere libertà di parola e opinione, allora come ti sentiresti se ti venisse tolta questa libertà di opinione e di parola? Attento perché questo oggi sta accadendo! Il magistrato Lucia Musti ha negato la libertà di parola a degli innocenti non ancora giudicati da un tribunale (fatto accaduto nel 1996) ha richiesto la distruzione di un bene pubblico d'informazione (nella questione il libro "Lasciate che i bimbi pedofilia un pretesto per la caccia alle streghe" fatto accaduto questo mese di marzo 1998) ella ha rovinato psichicamente, materialmente, economicamente dei ragazzi solo per eccellere nel suo lavoro agli occhi di tutti, abusando di ogni diritto concessole per il ruolo che oggi occupa, ha raggirato la buona fede dei cittadini della Repubblica e continua a farlo, ha richiesto che siti della rete Internet, in cui vi sono riportati fatti ed opinioni accessibili gratuitamente (quindi bene comune) siano cancellati perché contro la sua personale immagine. Ha usato persone mentalmente deboli compreso un bambino di tre anni per costruire un capo accusatorio e passare ai vostri occhi come una persona che eccelle.

Chiediamo, alla luce di questi fatti, come cittadini che hanno il diritto di essere tutelati da ogni abuso di potere ed avere una giustizia sana, che a Lucia Musti venga tolta la carica di magistrato presso il Tribunale di Bologna

Che la sua posizione sia effettivamente valutata per fatti ed azioni atte a ledere la libertà personale dell'individuo.

Firmato: un gruppo di ragazzi rovinati per sempre da Lucia Musti

Contribuisci con la tua firma

Luther strinse i denti come per dire: "Urca se è andato giù pesante!" i presenti iniziarono a firmare passandosi il foglio… ero emozionatissimo, mi asciugai una lacrima di gioia…

Finita la conferenza io e Los abbiamo fatto due chiacchiere con Luther, qualche battuta… il gestore del Link ci ha offerto di gestire qualche serata nella sua discoteca… Luther ha richiesto le nostre magliette e Kaffeina… ci è stata offerta una birra, un giornalista di radio K ci ha invitato in trasmissione insomma, un po' di gioia in questo periodo di merda… qualcosa per non sentirci soli, beh un grazie a Luther agli avvocati al Link e un grazie particolare a Los che mi ha affiancato fino ad ora tarda nonostante fosse stanco da una giornata composta da scuola e lavoro, nonostante la mattina successiva la sua esigenza sarebbe stata quella di alzarsi alle 7.00 e un grazie a Luther Blissett rimasto vittima dell'ennesima carognata giudiziaria. Nessuno permetta all'inquisizione di mietere altri orrori. Libertà d'essere noi stessi, questa cosa noi tutti reclamiamo, una giustizia vera basata sull'intelletto e non una macchina antica ed arrugginita sporca ancora del sangue degli eretici, devastatrice dei valori non cristiani, al servizio della chiesa invece che al servizio dell'uomo. Alba del terzo millennio: la donna vuole essere donna, l'uomo vuole essere uomo, Dio signore e padrone deve esistere solo nelle chiese non nelle aule di giustizia. Perché persone come la Musti sono un'oltraggio all'emancipazione umana, un freno alla scienza, un cancro in seno agli umani valori, una bestemmia all'intelletto umano. Gente è morta atrocemente lottando perché oggi la donna e l'uomo possano esprimersi liberamente, non dimentichiamolo mai. Gli inquisitori, i padri delle montature politiche, i mercanti di nefandezze "umane" non devono avere più spazio. OGNI PERSONA HA IL DIRITTO INDEROGABILE D'ESSERE SE STESSA!