La Luce
L'Eco di un Canto Femminile
L'Estasi è Follia
Colui che si Erge
Vive
Colui che teme
Muore
Cerco sempre qualcosa di più
Solitudine?
Libertà?
Musica?
Ormai non temo più nulla
"Sei Nobile nella mia Ribellione
Sei Forte nella mia Disperazione
Il Tuo sguardo mi fa sanguinare il viso"
Provo Piacere
Ambiguità Sessuale
Ambiguità di Pensiero
Perché essere Chiari?
Perché essere Espliciti?
Giocare per me è una Filosofia
La Macchina della Verità
Copre la sincerità della Menzogna
Essere liberi di fronte a Dio
L'affronto più grande
L'Arte più Pura
La Nobiltà della Ribellione
La Nobiltà dell' Essere
Io e solo Io
Risoluzione
La Culla del Rimpianto
Cade al suolo in fiamme
Risoluzione nell'Alzarsi
Risorgere
Gli Occhi della Sincerità
La Velocità dell'Eccesso
La Frenesia della Libertà
Le Catene si infrangeranno in Me
Si rafforzeranno in altri
Chi non può può solo Piangere
Ciò che mi spetta è una risata
Ciò che mi spetta è la rinascita di un Demone
In cima a una collina
Occhi di Sfida nei confronti di un cielo che sfuma di sangue
La Luna nasce sulla Morte
Un' Ombra ignota si insinua nel giardino di una Chiesa
È la Vita
È l'Energia
Il Potere dell'Essere
L'Unica Luce sono Io
Overdose di me stesso
In ogni sguardo
Un'Erezione
Un'Erezione
Un'Erezione
Chi siede non merita altro
L'Inferno è ovunque
Ma questa volta
Non cammino via
Chi è veramente Messaggero di se stesso
Non può non vivere nel Peccato più Folle
Mi sono visto nella schizofrenia dell'Arte
Ho realizzato la mia Ossessione
Ora…
… il Demone che è in me ha finalmente assunto una Vita Propria
Demone fonte d'Ispirazione
Forgiare l'Anima
Attraverso la Carne
Seguire il mio Canto
Agitare uno Scettro
Correre verso la Morte
Chi giocherà ai pirati con me? Chi mi porgerà ancora la spada? Ora che un sottile strato di vernice scura mi separa dagli occhi teneri allo sguardo da vissuto. Nel tunnel che attraversa i mari e i monti della terra, tu gabbiano silenzioso che mi rimani li sospeso tra il mare e la luna Dove sei? Ancora chiudo gli occhi e vedo quelli tuoi Ancora corri con me nelle spiagge in riva al mare fra l'odore della crema e il sole, si, forse è proprio li che muoiono i pirati, nel sole, seppellendo il più prezioso dei tesori: se stessi. Ti saluto capitano oppure, se vuoi, Pinocchio, come un pezzo di legno desideroso di diventar bambino. E sospesa tra le urla e la luna, bandiera nera pirata bandiera della morte chi mi curerà ancora le ferite? Chi mi benderà la fronte?
Marco Dimitri
Un viso lacerato
Occhi colpiti dal terrore
Labbra colanti di sangue
Peccato mortale è vita
Desiderio di morte e amore
Liberarsi dalla vita
Unica meta, scopo finale
Per tutti, solo per me
Non vi è fuga dalla visione infernale
Crogiolarsi, sorriderne, compiacersi
Nella propria disperazione
Il sorriso è una metafora
L'ergersi è una scusa
Fare della sofferenza la propria ragione di vita
Vivere nel Male per conoscere l'Arte
Morire col ghigno per beffarsi di dio
Sono il cane di me stesso
Alessandro Chalambalakis
IL RANOCCHIO Vorrei essere Terra e Fuoco disse il ranocchio ma le pietre verdi una nera strega mi rubò. Sasso dopo sasso costruivo un muro sasso dopo sasso con la bocca, con la bocca Marco Dimitri
Ho percorso Sentieri che non sono mai stati tracciati
ho attraversato Storie che non sono mai state scritte
vivo nel Grande Ideale da cui non mi sono ancora Liberato.
Fierezza, felicità
Ogni vita mi accompagna alla Musica che segue il mio Canto
Essere, Volere
Io
La Morte di ciò che non è mai Nato
La Nascita di ciò che è sempre Esistito
Tutto Noi
Ogni tempo, ogni luogo
Ognuno è la Causa. Ognuno è la Sofferenza
Ognuno è Qualcuno. Ma tutti noi siamo Niente
Alessandro ChalambalakisStai attento alle case,
ai mostri che non sorridono mai e sono più grandi di te.
Soffocano e uccidono la luna
Con le mani ti afferrano alla gola.
Le finestre son occhi che rispecchiano pensieri di facce lontane
In cerca di spazi di sole.
Viandante che giri di notte, ignaro tu cerchi qualcosa
Ma dai portoni di legno le case cercan solo te.
Gradini dai denti affilati ti inghiottono da cima a fondo
Ti tolgono gli occhi da strade bagnate e lontane
Chissà quante volte non resta nemmeno un ricordo.
Guardati dai tetti spioventi
Da quelle strane figure sopra di te
son guerrieri neri che nella notte fan vivere gatti di legno
Marco Dimitri
Palazzi sanguinanti
Autostrade deserte
Striscianti Bare Infuocate
Battiti di cuori
Nostri, vostri
Di un tamburo
Schiavi in cancrena
Infettano privi di volontà
Anime, corpi
Liberi, senza confini
Bimbi senza futuro, né passato
Giocano ignari di tutto
Suoni silenziosi
Senza fine
Condotti all'inizio
Differenza evidente
Speranza e salvezza in ciò che era
E che potrebbe essere
Cielo limpido di respiri
Mare azzurro di lacrime
Terra Feconda da corpi
Fuoco Ardente di Passioni
Sole puro d'abbaglio
Luna magica dal Tempo
Giorno e Notte uniti
Dall'inesistenza di giovinezza
Alba e Tramonto separati
Da vite senza estremi
Eclissi rappresentanti corpi, voci, essenze
Un gruppo, una tribù
La spiaggia come passerella
Di Riti
Danze
Magie
Amore
Poesia
Amicizia
Musica
Sogni
Noi
L'Universo
Prima
Ora
E per Sempre
Alessandro Chalambalakis
Il treno corre forte, forte corre via
gli occhi di lei guardano i binari di quella nera ferrovia.
Guardano le bizzarre linee scintillanti al sole
Incrociarsi fra di loro al ritmo di un rumore
Marco Dimitri
Elogio me stesso, giudico tutti.
Attraverso l'egoismo altrui
E la mia presunzione
Scopro che il mio Difetto
Ha per origine il loro.
Il vostro evidente compromesso opportunista
Diventa facile preda del mio Ego Selvaggio.
Ego Carnefice di tutti coloro
Che sacrificano se stessi
A causa di altri.
Alessandro Chalambalakis
OCEANO Ogni onda che esplode spinta dal vento, contro spiagge di pietra porta sapori di pensieri lontani. Acqua azzurra che avvolge orizzonti senza confini. Venuto da un silenzio antico ma sempre nuovo ogni volta che urli pieno di schiuma e di vento. Il mare… Il mare che riflette tutto perché tutto è in se. Ora che sole più non sei nel tramonto, palla rossa, silenziosa te ne vai. Tutto se ne va, anche i gabbiani. E il mare diventa nero Per imitare il cielo. Marco Dimitri
Ho visto burattini gettare la spugna.
Ho visto amici cadere piangendo.
Ho visto deboli infuriarsi fra le catene.
Ho visto
E continuo a vederli.
La mia Ascesa.
Può essere solo questo il prezzo da pagare?
Alessandro Chalambalakis
vecchio e cadente
nacque un giorno una mela profumata e bellissima,
arrivò un uomo e ne rimase stupito
non poteva credere che un albero così vecchio potesse far nascere simile frutto.
Arrivò un vecchio uomo, mettendo tutti in guardia perché la mela era sicuramente frutto della stregoneria e non dello stesso albero.
Arrivarono scienziati, saggi, professori,
litigarono tutti tra loro perché ognuno dava il suo parere sulla mela,
chi diceva che era buona, chi cattiva.
Arrivò un pittore e dipinse il favoloso frutto,
arrivarono delle donne e si misero in ginocchio a pregare Dio per aver messo al mondo quel favoloso frutto.
Arrivò un musicista e compose un brano fantastico, solamente vedendo la bella mela.
Arrivò un bambino, prese la mela e se la mangiò.
Tutti morirono, chi di noia, chi di fame.
Marco Dimitri
L'inaspettata paura
L'incancellabile volto
Il destino segnato
La verità nascostaAlessandro Chalambalakis
Fra questi spazi di tempo che ho
di tanto in tanto
voglio andare via, lontano
in un tempo diverso e incontrare te che mi hai visto nascere.
In questo spazio di tempo che ho
Ti offro il fiore più bello che conosco
Che non cresce, sai, neanche ai confini del mondo.
Il fiore più bello che è nato in questi miei spazi di tempo che mi hanno dato tanto.
Coltivato nel mio giardino
Il giardino che nessuno conosce
dove volano rondini anche nel profondo inverno.
Ti voglio offrire questo mio fiore che non muore mai
Nemmeno quando viene sera, nemmeno nel profondo della notte.
Non ti servirà l'acqua, nemmeno la terra
Per nutrire questo fiore.
Potrai proseguire il tuo cammino
Il tuo cammino verso i posti che desideri
Esso ti insegnerà la strada, perché io ho conosciuto la strada
In questi spazi di tempo.
E sarà del colore che tu desideri, perché io gli ho dato il colore della fantasia.
Ti condurrà da me se lo vorrai, negli infiniti spazi di tempo
Dedicata a mio padreMarco Dimitri
Esiste un luogo senza tempo
In cui il Bimbo corre
Corre verso se stesso
Attraverso il gioco più puro
E trova Me
Senza avermi mai potuto sentire
Quale il confuso significato ?
Alessandro Chalambalakis
Quando il Bambino emise la sua prima parola: "Io"
Attorno ad essa modificò il suo mondo.
Poi il Bambino venne gettato,
il suo mondo violato.
Non credeva più in se stesso, alla prima sua parola pronunciata,
ma nelle immagini di gesso e nella mille parole stonate.
Urlami il Suono dell'Eterno Bambino che è in noi
O Tu che Urli da sempre, che giochi da sempre, che sei il sempre.
Marco Dimitri
Oh Voi che proclamate l'uguaglianza
Oh voi che atrofizzate l'individuo:
Sappiate che il desiderio è la forza della vita
E che la corsa per la verità va di pari passo con l'esaltazione di se
Il vostro tentativo è fallito
Non cadrò mai nel vortice della vostra vivente morte
Io vivo!
E in appello al mio Ego
Risorgo nuovamente
E dichiaro guerra all'uomo che ben poco ha di uomo
La cui esistenza è piatta Come il quieto mareTremate poichè io sono la tempesta!
Alessandro Chalambalakis IL RAGNO Ho tessuto questa ragnatela fra due fiori profumati per potere camminare su me stesso. Una vittima verrà Rimarrà intrappolata Con tutti gli sforzi che farà Non troverà via d'uscita. Così, danzando qua e la, nella luce del mio sole Ho costruito una prigione e nel centro aspettando sto. Una soluzione ho, per uscire dal mio gioco Mi getterò nel vuoto Aggrappandomi ad un fiore Marco Dimitri
Poichè l'Antico Risplende in Noi
e poichè Noi siamo l'Antico
Noi siamo perchè Noi siamo Satana
Osiamo perchè Osiamo in Satana Vinciamo poichè Satana Vince
PIACERE ETERNO
Alessandro Chalambalakis
Nella Foto: Marco e Alessandro 1998
L'Arte è il sangue che danza nelle arterie dell'universo coinvolto nella sua espressione di Caos Marco Dimitri