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Autore Marco Dimitri
RE BLED
 
 

Dove non esiste il tempo, ma un piccolo frammento intento solo a mutare pur restando lo stesso di sempre.
Dove non esiste il ricordo né la speranza ma…
Un continuo eterno splendore nello stesso attimo.
Dove esiste lo splendore più splendente fra gli splendori.
La sorge l’isola di Almadak, la Io porto potente Spada e Corona.
Vivo e, come pongo, assumo le forme che più mi sono gradite restando sempre pongo…
Il mio nome è Bled, Re Bled.
Non importa se la mia isola è circondata dal mare perché anche il mare è mio.
Io sono un potente possessore, ogni cosa che mi circonda è mia, da me generata come un dio.
Sono sempre stato Re anche perché qui non esiste il tempo, ogni frammento di quest’isola è sempre rimasto così, tale e quale pur mutando all’infinito.
Non sono un religioso, non scaccio il Demonio e nemmeno siedo sulla riva di un fiume aspettando: nulla si aspetta, tutto c’è.
Nemmeno mi isolo guardando in me stesso
Mi basta alzare gli occhi per essere felice allora, da sempre, tutto brilla della mia stessa luce: Io sono Re Bled.
Non sono uno che cerca, chi cerca non ha.
Io porto Corona ed ho tutto!
Non posso dire di essere buono o cattivo: ogni tanto mi diverto a gioire fra le sfere più alte e raggiungo l’estasi; talvolta distruggo crudelmente scendendo nelle sfere più basse e raggiungo l’estasi.
Io sono l’alto ed il basso
Il maiale di corte ed il Re!
Nulla temo poiché tutto è mio, tutto sono Io!
Mi muovo e respiro in tutte le cose.
La mia voce urla nel mare, nell’acqua del torrente, nel cielo e nel sole, fra le foglie degli alberi e la terra, nell’aria e negli uccelli del cielo, nella luna
L’universo urla con la mia voce!
Peccato, davvero peccato non udire la mia voce
Peccato branco di inesistenti sordi!
Che Io sia la vostra voce ed i vostri occhi
Acciecati ciechi, più che non vedenti… non volenti vedere!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mica parlo la vostra lingua!
Un insieme di incomprensibili suoni, una musica meravigliosa ed orribile nello stesso istante.
Forse per questo non posso essere capito ma…cosa c’è da capire?
Posso Io essere capito?
Capite l’infinito, pazzi!
Definite l’illimitabile, stolti!
Io sono tutto di tutto è inutile sfuggirmi!
Guardate dai miei occhi, parlate dalla mia bocca, respirate col mio corpo, pulsate col mio cuore e sarete me, tutta quest'isola, la mia voglia di danzare, la mia voglia d’amare, la mia voglia di distruggere, la mia voglia di bere sangue!
Io sono Re Bled
Io sono la mia corte
Voi siete voi
Siete membri della mia corte a mia disposizione per i miei piaceri.
Voi siete i miei schiavi!
Verrà un uomo che vi libererà dalla schiavitù
Io sono Re Bled, sono venuto a liberarvi ma voi siete rimasti voi
Così morirete tutti!
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
 
 
 
 
 
L’isola di Almadak è fatta di sogno
Sognatori i suoi abitanti, sognatore il Re.
Come? Uno sogna!
Uno solo sogna l’isola del sogno, uno solo sogna i tanti abitanti sognatori e quando si sveglia piange come un bambino!
Io sono il sognatore, colui che sogna i tanti abitanti sognatori
Io sveglio sogno i sognanti uomini che sognano.
Non esiste la veglia, non esiste il sogno.
Svegliarsi, svegliarsi e svegliarsi ancora per sapere di dormire
Dormire, dormire e dormire ancora coscienti di sognare.
Divenire sogno ed essere i tanti che nel sogno sognano
Questo Io l’ho fatto, per questo porto Corona!
Io sono il sogno e voi tutti siete me, splendide energie infinite, mie stupende creature, niente vi farà del male voglio bene, maledettamente bene a me stesso!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  “Scusi? Mi aiuta a mettere la valigia la sopra?”
“Certo! Sono qua apposta!”
“Davvero… è una valigia molto pesante, mi da una mano?”
Vedo perfettamente un treno, affollato di gente, di gente che viaggia perché è partita, di gente che viaggia perché ama viaggiare!
“Controllore, quando arriviamo?”
“Aspetti! Mi lasci guardare nel mio libro, ecco… mai!”
“Non arriveremo mai?”
“Certamente, signore, sta scritto proprio qui… vede?”
“Scusi? Mi aiuta a spostare la valigia?”
“Che borsa ‘sta valigia!”
“Scusi? Lei sa quando è partito questo treno?”
“Mai! Credo… non è mai partito!”
“Allora perché non scendiamo?”
“Non saprei, credo perché ci piace viaggiare!”
“Scusi? Mi aiuta a spostare la valigia?”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La mia Spada è l’arma più potente del reame, è stata forgiata con i metalli più rari e nobili
Nessuno al mondo conosce questi metalli, nessuno tranne me Re Bled!
Vanitoso? Sarò anche vanitoso eppure non mi sono vantato mai, mi limito a guardare quest’isola.
Come un bambino guardo e rido o, perlomeno, sorrido.
Ma voi leggete, leggete senza credere ad una parola, spesso si crede troppo a ciò che si legge, non è verità ciò che si legge: non è verità ciò che si legge
Solo la menzogna può essere scritta.
La verità è sempre ciò che non riuscite a leggere
La verità non può essere scritta!
Io, Re Bled, sono la verità
Forse per questo non esisto
Eppure sono più reale della cosa a voi più cara.
La mia Spada brilla di luce, la più splendente.
Dalla luce della mia Spada tutto ha origine
Mille riflessi che giocano tra loro, che rimbalzano e s’incontrano ignari
Ignari d’essere la spada più bella fra tutte le spade.
Capite ora con quali metalli è forgiata la mia Spada?
Non esiste la Spada
Esisto Io
La Spada è solo una mia invenzione.
Sono un pazzo alla guida di voi, malati di vita
Di voi condannati a morte
Voi malati d’esistenza!
Voi che vi credete reali!
Eppure iniziate a morire dal primo momento che siete nati
Attimo dopo attimo…
Che strana malattia è mai la vostra?
Sentite dietro le spalle il soffio d’un sogno e lo chiamate passato!
Sperate in un sogno e lo chiamate futuro!
Ricordo e speranza
Un presente già accaduto che non si cambia
Che strana malattia è mai la vostra?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Non cercate la mia isola sulle carte geografiche
Non chiedete a nessuno della mia isola
Nessuno incontrerete che saprà indicarvi la strada della mia isola
Non cercate sulle carte geografiche.
La mia isola è in continua mutazione, non può essere tracciata
Non cercate sulle carte geografiche.
Nell’esatto punto dove il bene incontra il male, dove la realtà diviene sogno, la sorge la mia isola perciò, per favore, non cercate nelle carte geografiche.
Nell’esatto punto dove sorge la mia isola tu esisti, porti Corona e sogni ogni attimo dell’inesistente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Voi siete, voi esistete!
Io non sono, Io non esisto
Eppure sono qua, più reale fra tutte le realtà
Più concreto della materia.
Io sono e non sono
Io ero e sarò.
Voi siete voi e l’infinito si blocca imperfetto dinanzi a voi, vi vuole, vi afferra alla gola perché vuole essere perfetto
Ma voi siete voi
Ecco perché non funziona
Ecco perché la morte!
L’infinito vuole il suo pezzo mancante!
Voi non sarete più voi
Sarete infinito e vi chiamerete Re Bled!
Che strana malattia è mai la vostra?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

È nato prima l’uovo o la gallina?
Sono nato prima Io!
Poi il prima ed il dopo
Poi la vita e la morte
Poi l’uovo e la gallina.
Sono nato Io, quando il prima ed il dopo erano l’adesso!
No… non posso strillare
Posso solo dividere la mia voce in tanti piccoli suoni e spargerli nel mondo
Ma voi provate solo per un attimo ad udire uno di questi suoni ed avrete la mia voce
Non chiamarmi: Io non capisco!
Non pregarmi: Io non capisco!
Io danzo, Io non capisco!
Io rido, Io non capisco!
Io sogno!
Non svegliarmi!
Danza con me, ti prego!
Ridi con me, ti prego!
Gioca con me, ti prego!
Io sono questo foglio, le vostre mani, i vostri occhi, il vostro pensiero, l’infinito
 
 
 

Re Bled
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Dedicato a Re Bled
(da un manoscritto del buffone di corte)
 
 

Gridi, gridi ma non ti sente nessuno
Parli forse un linguaggio straniero?

Barcolli, barcolli parlando alla luna
Non cadi mai, non puoi cadere!

Urli, urli da sempre con mille voci diverse
Eppure dici sempre la stessa cosa!

Ridi, ridi a volte reggendoti sulle mani con i piedi all’aria
Eppure non cambi, sei sempre lo stesso!

Ignori, ignori le più piccole cose
Eppure tutti cercano la tua sapienza!

Eppure sei ovunque
Senza mai spostarti dal tuo Trono!

Giochi, giochi come un bambino
Ma sei il più vecchio fra ciò che conosci

Sei forse un buffone?